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Matteo Salvini sull'incidente a Casal Palocco: "Punizioni esemplari, rimuovere pagine social ai responsabili"

Per il ministro Salvini servono punizioni esemplari e chiusura dei social per i responsabili. Ma la senatrice di Azione-Italia Viva lo smentisce

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Arrivano da ogni parte i commenti sull’incidente a Casal Palocco, dove ha perso la vita un bimbo di 5 anni. Non manca nemmeno quello di Matteo Salvini, che, come già avvenuto in altri casi analoghi, ribadisce la necessità di “punizioni esemplari” per i giovani indagati. La colpa della tragedia, inoltre, sarebbe anche dei social. Ma da Azione-Italia Viva arriva la replica che smentisce il ministro.

Il commento di Salvini

Il tragico incidente di Casal Palocco, che ha portato alla morte di un bambino di 5 anni, sta generando grande indignazione.

La condivide, come prevedibile, anche Matteo Salvini, che sui social si lancia in un messaggio di cordoglio alla famiglia coinvolta e contro i presunti responsabili.

 

Il messaggio di Matteo Salvini su Instagram

“Noi possiamo anche studiare, proporre e approvare un nuovo Codice della Strada, come stiamo facendo, aumentando educazione, controlli e sanzioni, per proteggere e salvare vite sulla strada” scrive Salvini sul suo profilo Instagram.

Ma di fronte a certa stupidità, che si trasforma in tragedia  – continua -, ci si può solo fermare“.

Il motivo dell’attacco da parte del ministro delle Infrastrutture è che al momento dell’incidente gli indagati, 5 ragazzi sui 20 anni, stavano girando dei video per Youtube mentre si muovevano nel quartiere romano a bordo di un’auto noleggiata.

Salvini chiede quindi “punizioni esemplari” per i ragazzi, anche “rimuovendo anche le pagine social“, che sarebbero responsabili dell’accaduto.

La replica di Azione-Italia Viva

Alle parole di Salvini ribatte la senatrice Silvia Fregolent, della presidenza del gruppo di Azione – Italia viva.

In particolare, la senatrice ricorda come sia stato lo stesso Salvini a criticare la proposta di limitare la velocità in alcune aree urbane, smentendo, quindi, il dichiarato impegno di approvare un Codice della strada che garantisca più sicurezza.

“Di fronte a queste tragedie è giusto chiedersi se sia veramente necessario alzare i limiti di velocità come chiede Salvini o se, invece, non sia utile sensibilizzare i giovani sulla tematica della sicurezza stradale e valutare misure più severe per chi oltrepassa i limiti già esistenti”.

“I numeri sono allarmanti – ricorda Fregolent -. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli incidenti sono la causa di morte che incide maggiormente nella fascia di età tra i 5 e i 29 anni, e in Italia sono la prima causa di decesso per i giovani tra i 15 e i 29 anni”.

E aggiunge che “la proposta di Salvini, che ha anche criticato fortemente la scelta di alcune città di limitare la velocità nelle aree urbane, non solo non appare prioritaria, ma va nella direzione contraria e lancia un messaggio pericoloso”.

La vicenda

Nel pomeriggio di mercoledì 14 giugno, un bambino di 5 anni ha perso la vita nello scontro tra un Suv e una Smart.

Nella seconda auto, la vittima viaggiava insieme alla madre, una donna di 29 anni, e alla sorella di 3 anni, entrambe ricoverate in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.

Fonte foto: ANSA

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