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Matteo Salvini su Moussa Sangar, assassino di Sharon Verzeni: "Origini nordafricane e cittadinanza italiana"

Matteo Salvini commenta l'arresto di Moussa Sangar, assassino di Sharon Verzeni, evidenziando l'origine etnica del reo confesso. Immediata la reazione dell'opposizione

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Poco dopo l’arresto di Moussa Sangar, assassino reo confesso di Sharon Verzeni, Matteo Salvini ha commentato l’evento su Facebook innescando la polemica politica del giorno. Nel complimentarsi con i carabinieri per la soluzione del caso, Salvini ha puntualizzato che l’assassino di Sharon è di “origini nordafricane e cittadinanza italiana“.

Il messaggio di Salvini sulla conclusione del caso Verzeni

Il riferimento, non troppo velato, riguarda il recente dibattito politico sulla cittadinanza agli immigrati riacceso dal leader di Forza Italia Antonio Tajani che si è detto favorevole allo Ius scholae.

Ecco il messaggio del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che suona come un avvertimento ad Antonio Tajani:

Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai Carabinieri!

Le polemiche

La replica più dura è arrivata da Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, che ha definito “orribile” il post di Salvini su Sangare.

“Ovviamente Matteo Salvini ha già sentenziato la colpevolezza di Moussa Sangare, chiedendo pena esemplare, cioè potenziata?”, si è domandata Zanella.

“Ciò che è orribile nel suo post è il tentativo di accreditare una origine etnica del femminicidio: questo è inaccettabile perché nega totalmente e colpevolmente la trasversalità di un fenomeno che non riguarda classi sociali, colore della pelle, confini statali e che la maggior parte delle volte nasce dentro i nuclei familiari. Troppo spesso il maschio killer è marito, compagno, partner”, ha concluso l’esponente di Avs.

Il commento di Laura Ravetto

Ma Salvini non è stato l’unico leghista ad avere espresso il proprio pensiero in merito alla conclusione del caso Verzeni con l’arresto di Sangare.

L’esponente del carroccio Claudio Borghi ha scelto l’ironia caustica: “Abbiamo i giornali che per una volta ci dicono la nazionalità di un criminale. È italiano. Si chiama Moussa Sangare”.

La responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega, la deputata Laura Ravetto, ha cavalcato le polemiche chiedendosi se “davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?”.

Fonte foto: IPA / Facebook Sharon Verzeni

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