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Mattarella a Cuneo per la Festa della Liberazione del 25 aprile condanna il fascismo ricordando i partigiani

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha raggiunto Cuneo per le celebrazioni del 25 aprile. Il discorso di condanna al fascismo

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha raggiunto Cuneo per la Festa della Liberazione del 25 aprile. Dopo le tradizionali celebrazioni a Roma, in piazza Venezia, il capo dello Stato ha voluto celebrare la Liberazione parlando dalla terra dei partigiani e rendendo omaggio ai caduti in guerra. Mattarella ha ricordato che la Repubblica italiana è antifascista, citando le parole di un discorso di Piero Calamandrei.

Le celebrazioni del 25 aprile di Sergio Mattarella

La Festa della Liberazione del 25 aprile è iniziata con le consuete celebrazioni all’Altare della Patria, a Roma. Lì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha omaggiato il Milite ignoto accompagnato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal presidente del Senato Ignazio La Russa.

Subito dopo, Mattarella ha raggiunto Cuneo recandosi in visita al parco della Resistenza. Ad accoglierlo, oltre alla sindaca Patrizia Manassero, anche il ministro della Difesa Guido Crosetto e il capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone.

Sergio Mattarella in visita al parco della Resistenza di Cuneo

Il presidente Mattarella ha deposto una corona d’alloro al monumento realizzato dallo scultore Umberto Mastroianni in memoria della Resistenza.

Il discorso di Mattarella contro il fascismo

Il presidente della Repubblica ha citato le parole di Piero Calamandrei nel suo discorso in occasione della Festa della Liberazione.

«Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità», ha detto Sergio Mattarella.

La città di Cuneo rientra tra le terre in cui è nata la Costituzione italiana. A Cuneo, infatti, sono state riconosciute 34 medaglie d’oro al valor militare, 174 medaglie d’argento e 228 medaglie di bronzo per la Resistenza.

«È qui che la Repubblica celebra oggi le sue radici», ha detto Mattarella descrivendo i territori del cuneese come le terre dei 12mila partigiani, dei 2mila caduti in combattimento e delle 2.600 vittime delle stragi nazifasciste.

La libertà nelle parole di Alberto Cirio

Anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è intervenuto in occasione della visita del presidente Mattarella per la Festa della Liberazione del 25 aprile.

Nel suo discorso, Cirio ha fatto riferimento alla libertà definendola come una conquista che va difesa. «Ce l’ha insegnato la pandemia», ha detto il governatore piemontese ricordando le lapidi dei partigiani e di chi ha lottato per la Liberazione.

Il riferimento alla libertà non si è fermato al parallelismo con la pandemia, ma si è adattato anche al conflitto in corso in Ucraina.

«Abbiamo il dovere di ricordare che la libertà e la democrazia sono una conquista da proteggere e difendere, anche in tempo di pace», ha ricordato Alberto Cirio esprimendo vicinanza alle popolazioni vittime del conflitto.

Fonte foto: ANSA

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