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Massimo Giletti minacciato e sotto scorta, Dell'Utri dietro la chiusura della trasmissione? L'intercettazione

Massimo Giletti ha parlato del suo ritorno in Rai e del passato, ricordando di quando sentì un’intercettazione di Dell’Utri che volevo farlo chiudere

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Nel corso dell’ultima puntata del programma “A casa di Maria Latella”, Massimo Giletti ha parlato del suo prossimo ritorno in Rai e del suo passato, rivelando anche di aver ascoltato un’intercettazione di Marcello Dell’Utri che chiedeva la chiusura della sua trasmissione.

L’intervista a Massimo Giletti

Nella serata di domani – martedì 17 settembre – alle ore 23:00 andrà in onda su Rai 3 una nuova puntata di “A casa di Maria Latella”, il nuovo house talk condotto da Maria Latella.

Gli ospiti della trasmissione saranno il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, lo psicoterapeuta Matteo Lancini, l’attore Massimo Ghini, il dirigente scolastico Eugenia Carfora e Massimo Giletti, che interverrà per rilasciare un’intervista alla vigilia del suo ritorno in Rai con la trasmissione “Lo stato delle cose”.

Massimo Giletti alla conduzione di “Non è l’Arena”, trasmissione che sarebbe stata chiusa in seguito a una telefonata (intercettata) di Marcello Dell’Utri

Secondo le anticipazioni della puntata, il 62enne conduttore e giornalista torinese affronterà molti temi legati al suo passato, come la chiusura della sua trasmissione “Non è l’Arena” e le responsabilità a essa legate.

Massimo Giletti e i rapporti a La7

Parlando di quando ha lasciato La7, Giletti ha usato toni gentili: “Per me la sofferenza è stata vedere distruggere un gruppo di amici, di fratelli perché avevo creato dei gruppi di lavoro fortissimi. Con Cairo non ci siamo più sentiti, ma il tempo aiuterà a incontrarsi. Magari in modo strano, occasionale. Io guardo al futuro e comunque mi piacerebbe fare una chiacchierata”.

Giletti ha poi parlato dei lavori e delle inchieste ancora in piedi, come quello su Messina Denaro: “C’è stato l’incontro con Baiardo, uomo molto vicino ai fratelli Graviano, lo stesso che aveva annunciato l’arresto di Matteo Messina Denaro, due mesi e mezzo prima che accadesse. E non credo sia un veggente”.

“Noi siamo andati a toccare dei temi molto complessi perché quando parli di mafia e fai i numeri parlando di mafia, finisci col toccare dei poteri – ha poi aggiunto il giornalista -. Io credo che il problema vero fosse quello, il contenuto di ciò che noi stavamo facendo. Il contenuto, non il costo”.

L’intercettazione di Marcello Dell’Utri

Proprio restando sul tema, Giletti ha poi chiarito che “il caso giudiziario è ancora aperto, aspettiamo”, aggiungendo che ha comunque avuto modo di ascoltare alcune intercettazioni per lui di particolare interesse.

Come quella nella quale “Marcello Dell’Utri intercettato dalla Dia dice al capo dell’ufficio legale di Fininvest ‘Giletti deve essere chiuso’, io ne ho preso atto. Quella è una verità, non di Giletti, una verità”, ha detto il conduttore.

“Io aspetto, ho una scorta, vivo in una situazione complessa che è peggiorata negli anni. Ma ho visto ragazzi, giovani giornalisti che per 20 euro ad articolo rischiano la vita – ha poi concluso Giletti -. La domanda è perché in questo Paese chi fa inchiesta è sotto scorta? Non va bene”.

Fonte foto: ANSA

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