Massimo Boldi elogia Christian De Sica e attacca Teo Teocoli: "Prepotente, un c******, spesso litigavamo"
Massimo Boldi a ruota libera sugli storici compagni di avventura sul set: "Pozzetto un fratello, Teo Teocoli prepotente, Christian De Sica gentleman"
Massimo Boldi ha ripercorso le tappe della sua carriera, rivelando anche diversi aneddoti sui compagni di avventura avuti per anni. Christian De Sica, con il quale ha formato una delle coppie più amate della comicità italiana, lo ha definito “un gentleman” con il quale è “impossibile litigare”; diversa opinione su Teo Teocoli, descritto come “ca**one e prepotente”; parole al miele invece per Renato Pozzetto considerato al pari di un “fratello”.
- Massimo Boldi: "Pozzetto un fratello, Teocoli prepotente"
- Christian De Sica "un gentleman", parla Boldi
- Il pasticcio di Fantastico 8 e il perdono di Berlusconi
- Il "ciao ciao" alla Ferilli, il debutto della Canalis e la "reliquia" di Ornella Muti
Massimo Boldi: “Pozzetto un fratello, Teocoli prepotente”
Boldi, prima del successo, ha svolto vari lavori saltuari e di soldi non ne aveva molti. Tra coloro che gli hanno dato una mano a imporsi nel mondo dello spettacolo figura Renato Pozzetto. Quest’ultimo, come rivelato da Boldi in una lunga intervista al Corriere della Sera, gli diede la prima possibilità di farsi notare in un film nel 1975.
“Un fratello, a cui devo dire un grazie speciale – ha dichiarato Massimo – . Era già famoso. “Dai, vieni con me”. Particina in Due cuori e una cappella. Viveva al Lord Byron di Roma, io dormivo su una branda ai piedi del suo letto. Un giorno, in camper, cominciammo a parlare brianzolo stretto, immaginando dialoghi assurdi tra due tizi che progettavano di costruire strade in palissandro. Da lì creai il mio primo personaggio di successo al cabaret: Fidelio Cam, ricchissimo mobiliere della Brianza. Berlusconi ne andava matto, conosceva le battute a memoria”.
Teo Teocoli è un altro attore e comico con cui ha lavorato parecchio. Boldi, però, di lui non conserva solamente bei ricordi. Sostiene che ha “la sindrome di Celentano”.
Gli faceva pure da controfigura – ha aggiunto -, in fondo si credeva meglio di lui. Prepotente. Spesso litigavamo. In camerino volavano poltrone, sedie e scarpe. Poi salivamo sul palco ed era tutto dimenticato”. “Teo era un ca**one”, ha chiosato Boldi che è poi passato a parlare di Christian De Sica.
Christian De Sica “un gentleman”, parla Boldi
“De Sica è un signore vero, un gentleman, al cinema abbiamo creato un genere che va ancora”, ha spiegato Boldi che per anni ha fatto coppia con l’attore romano. Quando professionalmente hanno preso strade differenti si è sussurrato di liti e incomprensioni.
“Non è vero, chi lo dice mente – ha precisato con piglio Boldi -. Come fai a litigare con Christian? Impossibile. Può avere un momento d’ira, poi passa. Gli voglio bene. Non ci siamo mai mandati a quel paese. Le nostre famiglie si frequentano. Ci diamo appuntamento ogni 5 gennaio per festeggiare il suo compleanno”.
Il pasticcio di Fantastico 8 e il perdono di Berlusconi
Nel 1989, Boldi combinò un pasticcio a livello lavorativo e si ritrovò a dover dare 2 miliardi e mezzo alla Fininvest. Motivo? Aveva violato l’esclusiva per fare Fantastico 8 in Rai con Adriano Celentano. Dopo il patatrac decise di provare a incontrare Berlusconi di persona per aggiustare la faccenda. Andò bene.
“Preoccupatissimo – ha raccontato il comico -, andai da Berlusconi a via dell’Anima. Dopo sei ore di anticamera mi ricevette. “Perdonami, ho fatto una ca**ata”. “Sai quante ne ho fatte io?”. E mi condonò il debito. Silvio era generoso, un vero amico”.
E Celentano? Quand’è l’ultima volta che lo ha visto? “Saranno vent’anni. Devi andare a Galbiate, suonare il campanello… è dura. Adriano non ha più voglia. Tanti, per rimanere giovani, non vogliono vedere il presente”.
Il “ciao ciao” alla Ferilli, il debutto della Canalis e la “reliquia” di Ornella Muti
Boldi ha lavorato sul set con attrici bellissime e famose. “Bellissima. L’ho fatta debuttare io al cinema. Se mi è girata la testa? No, c’era solo simpatia”, ha dichiarato a proposito di Elisabetta Canalis.
Sabrina Ferilli? ““Ciao ciao” e basta”. Parole di stima per Alba Parietti, descritta come una persona “simpatica, intelligente”. “Siamo vicini di casa – ha aggiunto -. Se l’ho corteggiata? No, era la moglie di Franco (Oppini. ndr), non era il caso”.
Ornella Muti? “La più bella. Conservo un biglietto da 10 mila lire che mi diede mentre scendeva dal taxi, in un film. Una reliquia”.