Massimo Bochicchio, disposta l'autopsia: cosa non torna nella morte del broker, dubbi sul corpo
Il corpo carbonizzato rende quasi impossibile il riconoscimento di Bochicchio, solo l'autopsia dir se si tratta di lui o meno
È ancora avvolta nel mistero la dinamica dell’incidente che, intorno alle 12 di domenica 19 giugno 2022, ha visto coinvolto Massimo Bochicchio. Il broker, accusato di riciclaggio e abusiva attività finanziaria per aver truffato alcuni personaggi famosi e dello sport, è morto sul colpo e il corpo sarebbe irriconoscibile tanto da aver causato il rinvio del deposito del certificato di morte.
Massimo Bochicchio, cosa non torna
Ai domiciliari in attesa del processo che sarebbe dovuto iniziare nel corso di questa settimana, non è chiaro il perché Massimo Bochicchio si trovasse fuori casa a quell’ora. Claudio Iacomelli, cognato della vittima, ha puntualizzato: “Forse era uscito per farsi un giro potendo farlo in ragione del permesso, ma per dove è avvenuto l’incidente stava rientrando a Roma eppure non aveva appuntamenti. Sapeva portare le moto, probabilmente ha preso fuoco dopo l’impatto ma sulla strada non ci sono segni di frenata“.
Tanti quindi sono i dubbi. Tra questi anche la possibilità che Bochicchio sia andato a sbattere volontariamente per togliersi la vita. Il cognato però ha spiegato: “No, avrebbe scelto un altro modo se avesse voluto farla finita. Ti butti dal quarto piano ma non ti schianti contro un muro”.
I pm di Roma attendono una prima informativa per aprire formalmente un fascicolo di indagine. Al momento gli inquirenti propendono per un decesso legato a un malore, ma risposte in tal senso si avranno dall’autopsia.
Disposta l’autopsia
Per cercare di capire quale sia stata la reale causa del decesso di Massimo Bochicchio, come detto, gli inquirenti hanno disposto l’esame autoptico. Il corpo del broker, irriconoscibile poiché carbonizzato, sarà quindi studiato per cercare di capire se possa essere stato vittima di un malore.
Per potere effettuare gli accertamenti tecnici, comprese le verifiche sulla moto, il procedimento potrebbe essere incardinato per istigazione al suicidio.
I dubbi sul corpo del broker
Grazie all’autopsia, poi, sarà anche possibile avviare un test del Dna per cercare di capire se il corpo sia effettivamente quello di Bochicchio. Infatti, a causa dello stato, è irriconoscibile tanto da aver portato il rinvio a settembre del processo poiché non è stato ancora depositato all’attenzione dei giudici il certificato di morte.
“Formalmente non c’è la certezza che quel corpo sia di Massimo Bochicchio, manca il certificato di morte e il fratello dice che è irriconoscibile” ha detto Gianluca Tognozzi, avvocato della vittima.
Dalla parte dell’accusa c’è la volontà di avere chiarezza su quanto accaduto. Cesare Placanica, legale di Antonio Conte e di El Shaarawy oltre che di 12 parti civili coinvolte nel processo, ha infatti sottolineato: “È opportuno fugare ogni dubbio e credo che la Procura voglia disporre tutti gli accertamenti necessari per arrivare a fare assoluta chiarezza su quanto avvenuto ieri mattina”.