Morta nell'incidente aereo a 15 anni: le dolci parole della madre

Grande affluenza nella parrocchia di Fiorano al Serio ai funerali di Marzia Mecca, morta a 15 anni sull’aereo del padre, Stefano, che si è schiantato a terra sabato scorso, poco lontano dall’Aeroclub di Bergamo. Sulla bara della ragazza, la maglietta con cui praticava pallavolo, rose bianche e la sua foto, poi finita tra le mani della mamma, Francesca Ongaro.

Proprio lei, accanto al figlio minore Matteo, 8 anni, ha lasciato alla stampa delle dichiarazioni alla fine della messa. «Voglio ringraziare tutti, siete stati speciali. Le vostre preghiere le ho sentite e le ha sentite anche Stefano, che in questo momento stanno trasferendo all’ospedale Niguarda insieme a Chiara. Da domani io mi occuperò di loro tre. Ho il cuore a pezzi, però batte tantissimo perché dentro di me ora batte anche il cuore di Marzia» ha detto al Corriere della Sera.

«Voglio ringraziare, e l’ho fatto prima sul sagrato, anche i miei angeli custodi, Angelo e Francesco. Se non fosse per loro non avrei più mio marito e le mie altre due figlie. Non faccio nessuna colpa a mio marito, io lo stimo. Non posso immaginare a cosa avrà pensato in quel momento, ma ha saputo evitare una strage» ha poi aggiunto.

Angelo Pessina e Francesco Defendi sono il poliziotto in pensione e l’amico che sono intervenuti per primi ad estrarre figlie e padre dal velivolo che ha preso fuoco. «Dal finestrino abbiamo visto le gambe di una ragazza che cercava di uscire. Siamo riusciti a estrarre tre persone, poi ci hanno detto che erano in quattro ma le fiamme erano alte e rischiavamo che l’aereo esplodesse» ha raccontato Pessina al Corriere della Sera.

«Marzia era una sportiva nata, di quelle che quando cominciano una cosa devono portarla a termine», ha ricordato durante il funerale Vittorio Benaglia, allenatore della squadra di volley dove la 15enne giocava da 4 anni. Presenti alla celebrazioni funebre anche i compagni della seconda del liceo scientifico dell’Isiss di Gazzaniga.