Mariupol, nuovo tentativo di evacuazione dei civili dopo i bombardamenti della Russia: la città è caduta
Il giorno dopo la violazione della tregua da parte dei russi, nuovo tentativi per consentire ai civili di evacuare la città di Mariupol, ormai caduta
Mariupol, di fatto, è caduta. La città ucraina, una di quelle prese di mira dai bombardamenti russi, dovrebbe iniziare le procedure di evacuazione dei civili nella tarda mattinata di domenica 6 marzo. Un primo tentativo era stato fatto sabato 5 marzo, giorno della tregua temporanea per consentire alle persone di lasciare – in sicurezza – sia Mariupol sia Volnovakha. Il sindaco della prima città, Vadym Boichenko, aveva invece denunciato i continui bombardamenti russi.
Guerra Ucraina, si ritenta con l’evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha
Il Comune di Mariupol ha annunciato l’evacuazione dei civili a partire dalle 10 ora locale (le 12 in Italia).
L’amministrazione, via Telegram, ha precisato che un corridoio umanitario sarà organizzato fino alla città di Zaparojie, a circa tre ore di tragitto.
Per consentire tutto questo sarebbe stata concordata una nuova tregua temporanea, dopo il tentativo fallito 24 ore prima, a causa delle violazioni della tregua da parte russa denunciate dalle autorità locali ucraine.
La riapertura dei corridoi umanitari a Mariupol e Volnavakha è stata confermata dal vicecomandante della milizia filorussa dell’autoproclamata di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin, citato dall’agenzia russa Tass: “Speriamo ancora che i comandi ucraini incaricati di difendere le regioni abitate ordinino ai loro subordinati di sbloccare le vie di fuga affinché i civili possano lasciare queste aree popolate”.
Mariupol, la denuncia del sindaco: “Vogliono tagliarci fuori”
La situazione a Mariupol è di fatto divenuta insostenibile per gli abitanti: da giorni, infatti, mancano acqua e corrente.
Lo ha confermato il sindaco della città, Vadym Boichenko, in un video pubblicato su YouTube: “Abbiamo problemi sociali creati dai russi. Siamo senza riscaldamento. I russi vogliono tagliare la città fuori dai corridoi umanitari, interrompere le consegne di beni essenziali, forniture mediche. Il loro obiettivo è soffocare la città“.
Evacuazione Mariupol, in testa alla colonna ci sarà la Croce rossa
L’evacuazione a Mariupol è prevista a partire dalle 12 (ora italiana, le 10 locali) di domenica 6 marzo.
In testa alla colonna d’evacuazione ci sarà la Croce rossa, come ha riferito il governatore della regione dell’amministrazione regionale militare, Pavlo Kyrylenko, su Facebook.
I cittadini potranno lasciare la città con i propri mezzi, ma sarà assolutamente vietato deviare dal percorso umanitario stabilito.