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Mario Orfeo lascia il Tg3 per Repubblica, in Rai scatta il toto-nomi: l'ago della bilancia è il M5S di Conte

Mario Orfeo lascia la Rai e approda al quotidiano La Repubblica: sostituirà Maurizio Molinari, scatta il toto-nomi per il Tg3

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Mario Orfeo lascia la direzione del Tg3 per approdare al quotidiano La Repubblica, dove andrà a sostituire il direttore Maurizio Molinari, già sfiduciato nei mesi scorsi dalla redazione.

Mario Orfeo lascia il Tg3 e sbarca a Repubblica

Il passaggio di Orfeo al giornale del gruppo Gedi lascia naturalmente sguarnita l’ambita poltrona del Tg3. Da chi sarà rimpiazzato il giornalista? Storicamente quella casella in Rai è assegnata ai partiti d’opposizione. 

La questione relativa alla direzione del telegiornale della terza rete della tv pubblica sarà determinata da altri equilibri riguardanti politica e Rai. In particolare la decisione andrà a legarsi in modo inscindibile al voto sulla presidente in pectore dell’emittente statale, Simona Agnes.

Mario Orfeo

Rai, le trattative sulla presidenza: sospetti del Pd sul M5s

Il Tg3, per un periodo, potrebbe avere una guida ad interim del vicedirettore Pierluca Terzulli. I tempi della nomina di un nuovo direttore  potrebbero essere dettati dall’andamento delle trattative sulla presidenza.

La Vigilanza, dopo l’invio della comunicazione della nomina di Agnes in cda da parte del consigliere anziano Antonio Marano, può ora essere convocata.

Nel giro di un paio di settimane o poco più  dovrebbe svolgersi la votazione. Se fossero subito raggiunti i due terzi dei voti, vorrebbe dire che c’è un accordo con l’opposizione o, almeno, con una parte di essa. E se c’è un accordo sulla presidenza, è quasi certo che c’è anche l’ok su altre nomine, compresa quella del Tg3. Tradotto: la quadra la si trova su tutto o su niente.

Nell’opposizione starebbero serpeggiando veleni, con il Pd che nutre sospetti sulle mosse del M5s di Giuseppe Conte, dopo la decisione di votare i consiglieri in Parlamento. Come riferisce Ansa, però, fonti del partito assicurano che verrà rispettato il patto che prevede l’uscita dall’aula per far mancare il quorum.

“Votare Agnes in Vigilanza Rai? No, noi non voteremo, non staremo li, non parteciperemo al voto”, ha assicurato il pentastellato Stefano Patuanelli, intervenuto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora.

La maggioranza, comunque, si augura che nella seconda votazione si possa blindare la nomina. Forza Italia, che ha sponsorizzato Agnes, è fiduciosa sull’allargamento del consenso sul suo nome, ma nel resto del centrodestra non si esclude che alla fine si trovi un’intesa su una figura gradita anche al Pd.

Ci sono buone possibilità che la questione non si risolva entro fine ottobre e che slitti a novembre, quando con ogni probabilità sarà portato in cda il pacchetto di nomine. Lì si comprenderà se i dem, sorpresi dall’addio di Orfeo al Tg3, si chiameranno di nuovo fuori oppure no.

Tg3, i nomi ‘caldi’ per sostituire Mario Orfeo

Ad oggi, chi segue la questione da vicino, è pronto a scommettere che il vertice del Tg3 ricoperto da Orfeo passerà nelle mani del M5s. Se così fosse, in pole position per avere l’incarico ci sono l’ex direttore del Tg1, Giuseppe Carboni, Senio Bonini, ora vicedirettore al Tg1, e Bruno Luverà, attuale vicedirettore agli Approfondimenti e prima al Tg1.

Se invece le dinamiche politico-aziendali dovessero favorire il Pd, i nomi caldi sono quelli di Andrea Vianello, Carlo Fontana e Ilaria Capitani, che ha da poco concluso l’esperienza a Tg3 Linea Notte Estate.

Fonte foto: ANSA

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