Manuel Bortuzzo, le parole per gli aggressori dopo la paralisi
L'ex nuotatore è intervenuto in seguito alla richiesta del pm di 20 anni di carcere ai due che gli spararono
Manuel Bortuzzo, l’ex nuotatore raggiunto da un colpo di pistola e costretto sulla sedia a rotelle, guarda avanti e continua ad allenarsi sia in palestra che in piscina, pensando alle Paraolimpiadi. Intanto, il pm ha chiesto 20 anni di carcere per i due aggressori Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, mentre il legale dello sportivo ha proposto un risarcimento di 10 milioni di euro.
In riferimento ai 20 anni chiesti per i due aggressori, come riporta il Messaggero, Bortuzzo ha spiegato al suo avvocato Massimo Ciardullo: “Che differenza fa? Che cambia alla mia vita ora? Niente, l’hanno già distrutta”.
“Che cosa cambia per me se rimarranno un anno in più o meno in galera?” Si è chiesto il giovane. “Sarà il giudice a stabilire la condanna di questi signori”.
Intanto, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto sulla vicenda: “Manuel ci trasmette tanta forza d’animo. Non sarà facile, ma chi conosce Manuel sa anche quanta determinazione abbia.
L’ex nuotatore, come riporta il Messaggero, sta scrivendo un libro e girando un film sulla sua storia insieme a Raoul Bova che con lui condivide la passione per la piscina. L’attore, infatti, era tesserato con il suo stesso team, l’Aurelia Nuoto.
Bortuzzo vive a Roma, in zona Mostacciano, in una casa senza barriere architettoniche insieme al papà, mentre il resto della famiglia è a Treviso. “Con l’ascensore arriviamo fin nel garage”, spiega il padre.