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Mangiano funghi colti da un prato a Treviso e si sentono male: grave avvelenamento da Lepiota, specie tossica

Grave avvelenamento da funghi a Treviso: la coppia li aveva colti da un prato e poi consumati, ma fra questi c'era una specie altamente tossica

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Un grave caso di avvelenamento si è verificato a Treviso mercoledì 15 novembre, dopo che una coppia aveva consumato dei funghi raccolti raccolti in un prato cittadino. L’ipotesi, rapidamente confermata, è che fra le specie rinvenute vi erano alcuni esemplari di Lepiota, un fungo ben noto per le sue sostanze altamente tossiche. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale e le loro condizioni sono gravi.

Avvelenamento da funghi

Per la coppia è stato necessario un ricovero d’urgenza, a causa di quello che poi è stato confermato come un grave avvelenamento da funghi.

Consumati dopo una raccolta in un prato cittadino, i funghi hanno scatenato sintomi gastroenterici, confermati come intossicazione dai Tecnici delle Prevenzione Esperti Micologi dell’Ulss 2.


Il caso di avvelenamento da funghi è accaduto a Treviso

Ricovero d’urgenza

La coppia è stata rapidamente trasferita al Pronto Soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove appurati i sintomi allarmanti hanno ricevuto una diagnosi di grave insufficienza epatica.

Il repertorio macroscopico dei Micologi ha individuato tra i funghi consumati alcuni esemplari di Lepiota di piccola taglia, noti per l’alto contenuto di amatossine, sostanza responsabile di gravi intossicazioni.

Questo caso sottolinea l’importanza di un approccio cauto anche per chi si ritiene un esperto nella raccolta di funghi, considerando l’aumento degli episodi di intossicazione, spesso gravi, verificatisi in questa stagione.

Riconoscere funghi pericolosi

I sintomi da intossicazione da funghi variano a seconda della specie fungina coinvolta. La prevenzione diventa fondamentale, e l’Ispettorato Micologico dell’Asl di zona è un alleato prezioso per assicurare la commestibilità dei funghi raccolti.

In caso di ingestione non controllata, la manifestazione di disturbi richiede un tempestivo ricorso al Centro Antiveleni o al Pronto Soccorso. Le sindromi si dividono in breve e lunga latenza, con quest’ultima che rappresenta un’urgenza sanitaria a causa dell’alta incidenza di mortalità.

Il vademecum del Ministero della Salute

Il Ministero della salute ha stilato un decalogo di norme essenziali per prevenire l’intossicazione da funghi, sottolineando l’importanza di evitare il consumo di funghi non controllati e di seguire pratiche sicure durante la preparazione e la conservazione.

In particolare, le raccomandazioni sono le seguenti:

  • Non ingerire funghi senza previo controllo da un micologo
  • Mangiarne in quantità moderate
  • Evitare il consumo ai bambini
  • Non consumare in gravidanza
  • Mangiare solo funghi perfettamente conservati
  • Consumare funghi ben cotti e masticare in modo corretto
  • Sbollentare i funghi prima di congelarli: consumarli poi entro 6 mesi
  • Non mangiare funghi raccolti in strada o vicino a centri agricoli e industriali
  • Non regalare funghi non controllati da un micologo
  • Attenzione ai funghi sott’olio per il rischio botulino

Fonte foto: ANSA

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