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Nubifragio a Milano, città allagata. Cinque scuole chiuse

Piogge, fulmini e raffiche di vento a 118 chilometri all'ora. Rientrato l'allarme esondazione per il Seveso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Forti temporali si sono abbattuti prima dell’alba sulla Liguria centrale, il Piemonte e la Lombardia, la prevista ‘coda’ della forte perturbazione che staziona sull’Europa centrale. Un nubifragio ha provocato grossi disagi a Milano, con gran parte della città allagata. Il fiume Seveso, riferisce l’Ansa, continua a essere monitorato ma è rientrato il rischio di esondazione.

Allagamenti a Milano

Dalle 4,30 sono stati centinaia gli interventi dei vigili del fuoco e della polizia locale a Milano. Alcune persone, come riporta Ansa, sono rimaste incastrate in ascensori rimasti fermi ma sono state liberate, moltissimi anche i sottopassi allagati.

È sotto osservazione anche il fiume Lambro, nella zona nord-est della città, che però al momento non sembra destare preoccupazione. A causa del maltempo le strade sono molto trafficate e in più punti si sono sono formate lunghe code.

Tra i disagi per i passeggeri e gli studenti anche la temporanea interruzione di una tratto della seconda linea metropolitana, la Verde, ma non per la pioggia. Un treno ha avuto problemi alla stazione Gioia e, dalle 7.20 alle 7.55, la circolazione è stata bloccata fra le stazioni di Caiazzo e Cadorna. Tutto però è poi rapidamente tornato alla normalità.

Cinque scuole dell’infanzia chiuse

Sono cinque, come riporta Ansa, le scuole dell’infanzia che a causa della pioggia della notte scorsa e delle successive infiltrazioni oggi sono rimaste chiuse. Si tratta, come riferisce il Comune in una nota, degli istituti Adriano e Fortis (municipio 2) Cesari (municipio 9), Meleri (municipio 4) e Parenzo (municipio 6).

Nella Scuola dell’infanzia Anemoni sono chiuse due sezioni su cinque: “Stiamo indagando le cause delle singole situazioni”, ha commentato l’assessore all’Educazione con delega all’Edilizia scolastica Laura Galimberti.

“Tenendo conto”, ha proseguito Galimberti, “che in caso di piogge intense come quelle di questa notte, con volumi d’acqua importanti in tempi ristretti, può succedere che le gronde e i pluviali non riescano a far defluire correttamente tutta l’acqua”.

“Interverremo il prima possibile”, ha concluso l’assessore, “sia attraverso le imprese sia con i nostri tecnici, per ripristinare anche le condizioni interne, così da permettere ai bambini di rientrare al più presto“.

Tempeste in Liguria

In Liguria il peggioramento delle condizioni meteo è arrivato intorno alle quattro del mattino, con un temporale intenso che ha colpito il Ponente e che poi ha toccato tutta la costa con pioggia torrenziale, fulmini e forti raffiche di vento fino a 118 km all’ora.

Poco prima delle 5 è iniziata una tempesta di acqua e fulmini a Genova e Savona, dove è in vigore l’allerta rossa. Qualche frana e numerosi allagamenti si sono verificati nel Savonese, una delle province più colpite dalla perturbazione. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco.

A Laigueglia si sono verificati alcuni allagamenti così come in tutto il ponente savonese, soprattutto nella zona di Alassio, Albenga, Borghetto e Loano. A Savona caduti alcuni alberi, mentre i rii San Rocco a Ceriale e Fasceo a Albenga sono esondati ma presto rientrati negli argini.

Allagamenti anche nell’Imperiese: a Oneglia si sono allagati anche alcuni uffici a piano terra del tribunale dove stanno lavorando i vigili del fuoco con le idrovore. Verso le 7, i pompieri sono dovuti intervenire anche negli uffici postali di via Spontone, chiudendone una parte, per il crollo di calcinacci dal controsoffitto.

La Protezione civile segnala allagamenti nella zona dell’aeroporto di Genova. Il fronte della perturbazione si è poi spostato nel Tigullio. L’allerta è arancione nel levante e nel ponente ligure.

Il crocefisso sul campanile della chiesa di Brugnato (La Spezia) è stato abbattuto da un fulmine, mentre a Pegli (Genova), in località Carpenara, si è registrata una piccola frana.

Sono stati oltre 20 mila i fulmini caduti nel bacino del Mar Ligure dalla mezzanotte. Lo fa sapere l’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Liguria (Arpal) sottolineando che il momento in cui il fenomeno ha avuto la maggiore intensità è stato dalle 4 alle 5 del mattino.

Fonte foto: Ansa

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