'Ndrangheta: in carcere 'Malefix', il compagno di una Donatella

Una maxi-operazione antimafia della Polizia di Stato, rinominata ‘Malefix’, ha coinvolto 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere in tutta Italia. Nel mirino della Dda di Reggio Calabria, i presunti boss, vertici, luogotenenti e affiliati delle cosche della ‘ndrangheta delle famiglie De Stefano-Tegano e Libri. Ne dà notizia l’Ansa.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni in danno di imprenditori e commercianti, detenzione e porto illegale di armi, aggravati dal metodo e dalla agevolazione mafiosa.

Tra loro anche Giorgio Di Stefano, compagno di Silvia Provvedi, da cui ha avuto la figlia Nicole, nata il 18 giugno. La cantante delle Donatella, ex di Fabrizio Corona e nota al grande pubblico per le partecipazioni in diversi reality, aveva soprannominato il compagno ‘Malefix‘, nome poi ripreso dagli inquirenti per identificare l’indagine.

L’imprenditore, figlio illegittimo del boss Don Paolino, era stato riconosciuto come mebro della famiglia dagli appartenenti al clan, e avrebbe raggiunto un ruolo di spicco negli affari criminosi della famiglia.

A far partire l’indagine, riporta l’Ansa, è stato un tentativo di scissione dalla cosca da parte della famiglia di Luigi Molinetti e gli attriti con il clan dei Libri. In particolare la riscossione, nel 2017, di un’ingente somma di denaro da un ristoratore locale da parte di Carmine e Giorgio De Stefano avrebbe scatenato le ire di Antonio Libri.

Il boss aveva dunque informato Orazio Maria De Stefano, alla guida dell’altra famiglia, e insieme avevano organizzato un summit per definire regole chiare nelle modalità estorsive e nella divisione del centro di Reggio Calabria, imponendo anche assunzioni ai gestori delle attività. Gli incontri tra le due consorterie, sottolinea l’Ansa, avevano attirato l’attenzione delle autorità.