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Madre e figlio morti durante il parto a Pavia all'ospedale San Matteo: le ipotesi di reato della Procura

Una giovane mamma ha perso la vita insieme al proprio bambino durante il parto all'ospedale San Matteo di Pavia: indaga la Procura

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

A Pavia una donna di 30 anni, Andreea Mihaela Antochi, è morta insieme al bambino che stava per dare alla luce durante le manovre per il parto all’Ospedale San Matteo di Pavia. Secondo le prime ricostruzioni, la giovane mamma è deceduta per una crisi respiratoria nel reparto di Ostetricia dove era ricoverata. I medici hanno cercato di salvare il neonato con il taglio cesareo, ma senza successo.

La denuncia del marito

Il marito della donna ha sporto querela. La Procura di Pavia indaga con le ipotesi di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario e omicidio colposo. È stata disposta l’autopsia sulle salme.

L’indagine interna

La direzione del Policlinico San Matteo ha aperto un’indagine interna sull’episodio, disponendo un accertamento diagnostico per determinare le cause della morte di madre e figlio. Le verifiche sono ancora in corso, allo scopo di capire se ci siano stati fattori imprevisti o complicazioni che abbiano portato al decesso di entrambi.

La facciata del Policlinico San Matteo di Pavia

La morte della madre e del figlio a Pavia

Stando alle prime informazioni raccolte finora e riportate dall’edizione locale di Repubblica, la 30enne di origine rumena Andreea Mihaela Antochi sarebbe deceduta nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre.

La donna si sarebbe sentita male durante il travaglio e avrebbe subito un arresto cardiaco.

La nota dell’ospedale

“Per tutta la comunità del San Matteo questa è una giornata di lutto”, scrive il Policlinico in una nota. “La morte di una mamma e del suo bambino è un dramma dolorosissimo e il nostro pensiero accorato è tutto rivolto a chi non c’è più e ci stringiamo a chi ne piange la scomparsa”.

L’ospedale esprime la piena disponibilità a collaborare con gli investigatori, e ribadisce “il valore e l’alta professionalità dei medici e di tutto il personale del San Matteo, che dedicano tutta la propria vita, con incredibile abnegazione, a salvare vite e a farne nascere di nuove”.

La madre salvata a Palermo

Nella stessa giornata di mercoledì 18 dicembre, una madre è stata salvata insieme al suo bambino a Palermo, dopo aver partorito per strada.

La donna senza fissa dimora è stata ritrovata dagli agenti in un angolo di un cantiere, non lontano dal centro storico della città, con il neonato insanguinato e ancora attaccato al cordone ombelicale.

La polizia, intervenuta sul posto in seguito alla chiamata di un residente al 112, ha avviato le ricerche dopo aver individuato una chiazza di sangue dove la donna avrebbe dato alla luce il proprio figlio.

Entrambi sono stati affidati alle cure del personale sanitario e trasportate in ospedale: sia la madre che il neonato sarebbero in buone condizioni di salute, ma secondo quanto riportato da Repubblica, la donna si sarebbe allontanata poco dopo l’arrivo al Buccheri La Ferla.

Fonte foto: ANSA

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