Partorisce in autostrada sulla A4 grazie all'aiuto della polizia, come stanno mamma e bimbo dopo lo spavento
Una donna ha partorito con l'aiuto di una pattuglia della polizia stradale in una piazzola di sosta dell'autostrada A4, nei pressi di Monza
Parto in autostrada. Alcuni poliziotti hanno aiutato una donna a partorire in una piazzola di sosta dell’autostrada A4, all’altezza di Monza.
- La richiesta d'aiuto e il parto
- L'intervento dell'ambulanza e il trasporto in ospedale
- La coppia stava andando in una clinica in Svizzera
La richiesta d’aiuto e il parto
Alle 7:30 del mattino del 9 ottobre, un uomo ha chiamato da una colonnina dell’S.O.S. dell’autostrada A4 di Milano, all’altezza della città di Monza, in Brianza.
Gli uomini del Centro Operativo Autostradale di Novate Milanese, in provincia di Milano, sono riusciti però a sentire soltanto la parola “Bambino” provenire dall’altro capo del telefono.
Il tratto di autostrada dove la donna ha partorito
Subito è stata avvisata un’unità di pattuglia della polizia stradale che, arrivata sul posto, ha scoperto che nell’auto ferma nella piazzola di sosta c’era una donna che stava partorendo.
L’intervento dell’ambulanza e il trasporto in ospedale
Dopo alcune difficoltà e dopo aver chiesto l’intervento di un’ambulanza, i poliziotti della pattuglia hanno assistito la donna mentre partoriva. Fortunatamente né lei, né la bambina nata di lì a poco, hanno avuto complicanze.
Nel frattempo l’ambulanza chiamata dai poliziotti è arrivata sul posto e ha accertato che la neo mamma e sua figlia fossero effettivamente in buone condizioni di salute.
I sanitari del 118, riscontrato che non vi era stata nessuna problematica, le hanno accompagnate in un vicino ospedale per i controlli necessari dopo il parto.
La coppia stava andando in una clinica in Svizzera
I poliziotti intervenuti nel frattempo hanno interrogato il marito della donna, che li aveva avvisati tramite la colonnina dell’S.O.S. della piazzola di sosta dell’autostrada A4.
L’uomo ha spiegato che la coppia proveniva da Verona, ma che aveva accordi con una clinica in Svizzera per ricoverare lì la donna quando sarebbero sorte le prime avvisaglie del parto.
Durante la notte però, la donna ha avvertito i primi segni del travaglio in corso e i due si sono precipitati in macchina per cercare di raggiungere la Svizzera in tempo. Il parto però è avvenuto molto prima che potessero anche soltanto raggiungere la frontiera.
Completate le procedure burocratiche, i poliziotti della pattuglia che aveva aiutato la donna a partorire le hanno fatto visita nell’ospedale in cui era ricoverata per assicurarsi che stesse bene e fare gli auguri a lei e alla neonata.