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Madre di Giulia Tramontano in lacrime dopo la condanna all'ergastolo: la reazione di Alessandro Impagnatiello

Alessandro Impagnatiello condannato all'ergastolo per l'omicidio di Giulia Tramontano: le reazioni alla sentenza

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Il pianto dopo la condanna all’ergastolo per l’assassinio della figlia. La madre di Giulia Tramontano, Loredana Femiano, è scoppiata in lacrime subito dopo la lettura della sentenza di condanna all’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso a coltellate la fidanzata, al settimo mese di gravidanza.

La reazione di Alessandro Impagnatiello alla condanna all’ergastolo

Si è chiuso oggi, 25 novembre, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il processo di primo grado a Milano per il femminicidio di Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio 2023 a Senago (Milano), quando era incinta di sette mesi.

La Corte d’Assise di Milano ha condannato Alessandro Impagnatiello all’ergastolo per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.

 I familiari di Giulia Tramontano al flash mob davanti al Palazzo di Giustizia di Milano

Presente in aula, l’ex barman 30enne ha assistito impassibile alla lettura della sentenza, come riferisce Ansa.

La madre di Giulia Tramontano in lacrime dopo la sentenza

Subito dopo il verdetto invece la madre di Giulia Tramontano, Loredana Femiano, è scoppiata in lacrime ed è stata abbracciata dal marito Franco, dalla sorella della 29enne, Chiara, e dal fratello Mario.

“Non abbiamo mai parlato di vendetta, non esiste vendetta. Abbiamo perso una figlia, un nipote, abbiamo perso la nostra vita”, ha detto la mamma della 29enne uccisa.

“Io non sono più una mamma, mio marito non è più un papà, i nostri figli saranno segnati a vita da questo dolore”.

“Questo caos che lei ha creato è l’opposto di quello che avrebbe voluto. Lei entrava in punta di piedi nella vita delle persone. Lei era rara: anche nel momento in cui il suo cuore era distrutto ha pensato a un’altra donna che poteva aver vissuto la stessa situazione”, ha dichiarato Chiara Tramontano, sorella di Giulia.

“Era presente, ma mai rumorosa. Era silenziosa. Quando sei così sensibile in questo mondo violento, sei la preda per il leone. Giulia è tutto questo, un’anima gentile”.

Il flash mob dei familiari

I familiari di Giulia Tramontano hanno poi preso parte a un flash mob organizzato dal Comitato per le pari opportunità dell’ordine degli avvocati per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, esponendo uno striscione con la foto di Giulia davanti al Palazzo di Giustizia.

“Giulia è una mamma uccisa dal suo compagno, ma per noi è anche una donna di coraggio che magari stimoli le donne che vivono in circostanze di vessazione e paura ad andare via prima”, ha detto la sorella della 29enne, Chiara Tramontano.

“Se da questo potrà nascere qualcosa per aiutare le altre donne faremo il possibile. Il suo nome è libertà, coraggio e determinazione”, ha aggiunto.

Fonte foto: ANSA

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