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Luigi Di Maio si è dimesso. Cosa succederà al governo e al M5s

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato ufficialmente le dimissioni da capo politico del M5s

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato ufficialmente le dimissioni da capo politico del M5s. Alla presentazione dei nuovi facilitatori regionali del M5s al tempio di Adriano a Roma, oltre a numerosi parlamentari del Movimento, erano presenti il ministro Federico D’incà, il capogruppo al Senato Gianluca Perilli, i facilitatori nazionali Paola Tavena, Enrica Sabatini, Emilio Carelli e Barbara Floridia, il senatore Emanuele Dessì. Dietro il palco, c’era la fidanzata di Luigi Di Maio Virginia Saba.

Emilio Carelli ha aperto l’incontro: “Oggi ascolteremo le parole importanti che ci dirà Luigi Di Maio. Non so se queste parole saranno un passo di lato o indietro, quello che so è che a nome di tutti dobbiamo pronunciare una parola di ringraziamento per Luigi Di Maio”.

“Per il governo non cambierà nulla – ha sottolineato Carelli – anzi, il cronoprogramma andrà avanti”.

Dimissioni Di Maio, come cambierà il M5s

Su Facebook, Di Maio ha scritto: “Fiducia e responsabilità. Ricordatevi queste due parole e collegatevi, perché oggi sarà una giornata davvero importante…”. Intervenendo anche in diretta Facebook, Luigi Di Maio ha ringraziato i presenti e ha fatto i complimenti ai facilitatori.

“Sono qui – ha precisato Luigi Di Maio nel corso del suo intervento – per rassegnare le mie dimissioni da capo politico del Movimento Cinque Stelle”.

Poi l’annuncio sul futuro del M5s: “Da oggi la nostra organizzazione è definitiva. Per stare sul territorio servono persone competenti ed organizzate”.

“Per stare al governo serve essere presenti sul territorio in maniera organizzata – ha aggiunto Di Maio – ci ho lavorato un anno e ho portato a termine il mio compito. Ora inizia il percorso verso gli Stati generali“.

Di Maio ha sottolineato: “È giunto il momento di rifondarsi: oggi si chiude un’era. Ed è per l’importanza di questo momento che ho iniziato a scrivere questo documento un mese fa”.

“Ho lavorato per far crescere il Movimento e proteggerlo dagli approfittatori e dalle trappole lungo il percorso – ha rivendicato Di Maio – anche prendendo scelte dure e a volte incomprensibili. La storia ci dice che alcuni la nostra fiducia l’hanno tradita, ma per uno che ci ha tradito, almeno dieci quella fiducia l’hanno ripagata”.

Di Maio ha chiosato: “Io mi fido di voi, mi fido di noi e di chi verrà dopo di me. Per arrivare fin qui abbiamo fatto salti mortali. Hanno iniziato Beppe e Gianroberto e a loro va tutto il mio grazie di cuore”.

“Il M5s è un progetto visionario – ha affermato Di Maio – che non era mai stato realizzato prima e che non ha eguali nel mondo: siamo arrivati al governo, abbiamo indicato un ottimo presidente del Consiglio e due bravissime squadre di ministri e sottosegretari. Nessuno ancora oggi sarebbe pronto a scommettere sul nostro futuro, siamo stati l’incubo degli analisti ma non è finita, è appena cominciata. Il progetto di crescita per i prossimi decenni continua”.

“Abbiamo tanti nemici, qualcuno che resiste e che ci fa la guerra”, ha detto Di Maio. “Ma nessuna forza politica è mai stata sconfitta dall’esterno. I peggiori nemici sono quelli che al nostro interno lavorano non per il gruppo ma per la loro visibilità”.

“Alcuni obiettivi purtroppo non abbiamo potuto raggiungerli ma abbiamo sempre lottato. Sono consapevole che parte del Movimento è rimasta delusa e si è allontanata”, ha aggiunto Di Maio.

Dimissioni Di Maio, governo fino a fine legislatura

Sulla tenuta del governo, Di Maio ha assicurato: “Noi dobbiamo pretendere il sacrosanto diritto di essere valutati almeno alla fine dei cinque anni di legislatura. Io penso che il governo deve andare avanti, perché alla fine” della legislatura “i risultati si vedranno ma dobbiamo avere il tempo di mettere a posto il disordine fatto da chi ha governato per trent’anni prima”.

“Molti in questi mesi mi hanno accusato di esser stato troppo ingenuo: non mi sento tale ma preferisco passare per ingenuo che essere considerato un imbroglione. E personalmente – ha aggiunto il ministro – continuo a pensarlo nonostante i tanti tradimenti”.

“Dalle leggi che abbiamo approvato non si può tornare indietro”, ha rivendicato Di Maio. “Se proveranno a cancellare la legge anticorruzione, prescrizione o reddito di cittadinanza ci saranno migliaia di persone in piazza per impedirlo. E io sarò con loro”.

Di Maio: “Non mollerò mai il M5s”

Il ministro degli Esteri ha però chiarito: “Tanti mi hanno scritto non mollare. Ma io non mollerò mai il M5S, il Movimento è la mia famiglia”.

Riferendosi ai parlamentari che hanno lasciato il M5s per passare al Gruppo Misto, Di Maio ha affermato: “Te ne vai dal Movimento e poi continui a votare la fiducia dal Misto? Non è politica: è psichiatria“.

Sul futuro prossimo del M5s, Di Maio ha aggiunto: “Le mie funzioni passano a Vito Crimi che è il rappresentate anziano del Comitato di garanzia, che ringrazio”.

Dimissioni Di Maio, chi guiderà il M5s adesso

La fase di transizione del M5s verso la nomina del nuovo capo politico dovrebbe passare per alcune deroghe allo Statuto. Si farà carico di alcune di esse il reggente Vito Crimi, il componente anziano del Comitato di garanzia, chiamato ad assumere la guida del Movimento in caso di dimissioni del capo politico.

Come riporta l’Ansa, citando ambienti M5s, una prima deroga dovrebbe essere attivata per allungare rispetto ai 30 giorni previsti dallo Statuto la nomina del nuovo capo politico. Questo per consentire l’elezione nella riunione degli Stati Generali del Movimento annunciata ad oggi per metà marzo.

Un’altra deroga dovrà essere assunta da Crimi per confermare la validità in carica dei facilitatori, nazionali e regionali, che per regolamento decadono con la fine del mandato del capo politico.

Dimissioni Di Maio, il gesto della cravatta

Luigi di Maio ha salutato così la platea, come riporta Ansa: “Gianroberto Casaleggio in tutti gli anni in cui l’ho conosciuto mi ha fatto un solo regalo: il libro ‘Elogio della cravatta‘.. Mi propose di approfondire il nodo perché anche quello diceva, è comunicazione. Per me ha rappresentato sempre il modo per onorare le istituzioni, quindi nel ringraziarvi…me la tolgo“.

Fonte foto: Ansa
Luigi Di Maio si è dimesso da capo politico M5s: le reazioni

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