Luigi Brugnaro indagato dopo l'arresto del suo assessore comunale a Venezia: la reazione del sindaco
Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, è indagato nell'inchiesta che ha portato all'arresto del suo assessore comunale, Renato Boraso
Terremoto al Comune di Venezia. L’inchiesta che martedì 16 luglio ha portato all’arresto dell’assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso, vede indagato anche il sindaco, Luigi Brugnaro.
- Indagato il sindaco di Venezia
- L'area dei Pili
- Il blind trust sotto indagine
- La reazione di Luigi Brugnaro
- Chi è Luigi Brugnaro
Indagato il sindaco di Venezia
Il sindaco Luigi Brugnaro è indagato a Venezia insieme al suo capo di Gabinetto e direttore generale del Comune, Morris Ceron, e al vicecapo di Gabinetto, Derek Donadini.
La vicenda relativa al primo cittadino riguarderebbe le trattative di vendita all’imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell’area dei Pili che si affaccia sulla laguna.
Gli accertamenti, stando a quanto riferito dall’Ansa, riguarderebbero il blind trust che gestisce il patrimonio di Brugnaro.
L’area dei Pili
Ma cos’è l’area dei Pili?
Situata all’imbocco del ponte translagunare Mestre-Venezia, è una zona di laguna fortemente inquinata per via delle lavorazioni di Marghera.
Nel 2006 venne acquistata proprio da Luigi Brugnaro, che sborsò 5 milioni di euro: all’epoca non era ancora entrato in politica.
Il futuro sindaco fu l’unico partecipante all’asta: successivamente, con Brugnaro diventato nel frattempo primo cittadino, la zona dei Pili è tornata al centro dell’attenzione perché individuata nel nuovo Piano comunale urbano di Mobilità Sostenibile come potenziale insediamento di un terminal intermodale e del nuovo Palazzetto dello sport.
Di conseguenza, il valore dell’area è aumentato: la società, controllata da Porta di Venezia, fa sempre capo a Brugnaro.
Dal momento che quest’ultimo è sindaco, però, anche Porta di Venezia – come il resto delle aziende e partecipazioni del sindaco (dalla Umana, alla Reyer) – è in mano a un blind trust di diritto newyorkese dal 2017: a questo, infatti, Brugnaro ha trasferito il patrimonio subito dopo essere stato eletto.
Il blind trust sotto indagine
Ed è proprio sui meccanismi del blind trust che la Guardia di Finanza avrebbe acceso la luce.
In passato, inoltre, le opposizioni avevano più volte spinto su questo tasto, accusando il sindaco di conflitto di interessi: sul tema era intervenuto anche Report, parlando di una trattativa – poi sfumata, secondo la trasmissione – con l’imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, per la vendita dei Pili.
La reazione di Luigi Brugnaro
Immediata la reazione del sindaco.
Ecco la sua nota:
“Sono esterrefatto! In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l’incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici. L’ipotesi che io abbia potuto agire sui Pili per portare vantaggi in termini di edificabilità e/o varianti urbanistiche è totalmenteinfondata. Com’è noto, ed ho spiegato pubblicamente, quella è un’area già edificabile da prima della mia amministrazione. Mai ho pensato, né messo in atto, alcuna azione amministrativa per un cambiamento delle cubature. Stessa cosa riguardo la vendita di Palazzo Papadopoli (altra operazione nell’indagine della Gdf, ndr) che mi risulta alienato secondo una procedura trasparente dal punto di vista amministrativo. Ovviamente, sono e resto a disposizione della magistratura per chiarire tutte queste questioni”.
Chi è Luigi Brugnaro
Luigi Brugnaro è nato a Mirano il 13 settembre 1961.
Sindaco di Venezia in carica dal 2015, nel luglio 2021 ha fondato il partito Coraggio Italia, fondato con Giovanni Toti.
Ironia della sorte, anche per quest’ultimo il 2024 è stato un anno nero dal punto di vista giudiziario, visto che il governatore della Liguria è agli arresti domiciliari.