Luca Scatà morto a 35 anni, uccise il terrorista Anis Amri dell'Isis a Sesto San Giovanni
Morto il poliziotto Luca Scatà, nel 2016 fermò e uccise Anis Amri, il terrorista dell'attentato di Berlino
È morto a soli 35 anni Luca Scatà, l’agente di polizia che nella notte tra il 22 e il 23 dicembre 2016 fermò e uccise il terrorista dell’Isis Anis Amri, responsabile dell’attentato a Berlino, a Sesto San Giovanni (Milano). Per quel gesto ricevette la medaglia d’oro al Valor Civile.
- Morto a 35 anni l'agente di polizia Luca Scatà
- Uccise il terrorista dell'Isis Anis Amri
- La strage di Berlino
Morto a 35 anni l’agente di polizia Luca Scatà
Luca Scatà è scomparso nella giornata di giovedì 25 luglio 2024 a soli 35 anni, dopo una lunga malattia. Il poliziotto era da tempo malato di tumore.
A darne notizia è stato il sindaco di Sesto San Giovanni (Milano), Roberto Di Stefano: “Con profonda tristezza apprendo della scomparsa di Luca Scatà, l’agente del Commissariato di Sesto San Giovanni che nel 2016 ha coraggiosamente fermato il terrorista di Berlino, Anis Amri, in piazza I Maggio, ricevendo la medaglia al Valore Civile”.
Uccise il terrorista dell’Isis Anis Amri
Luca Scatà, allora giovane agente in prova del commissariato di Sesto San Giovanni, fermò e uccise il terrorista dell’Isis Anis Amri nella notte tra il 22 e il 23 dicembre 2016, nel comune alle porte di Milano.
L’attentatore di Berlino stava scappando in Italia: venne fermato per un normale controllo in Piazza I Maggio, tirò fuori una pistola e iniziò a sparare. Scatà lo uccise, mentre il suo collega, l’agente scelto Christian Movio, fu ferito a una spalla.
Entrambi furono premiati per il loro coraggio l’anno successivo con la medaglia d’oro al valor civile, consegnata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per i 165 anni della Polizia.
La strage di Berlino
Era il 19 dicembre 2016 quando un camion con targa polacca investì la folla di visitatori del mercatino di Natale di Breitscheidplatz, a Berlino.
L’attentato terroristico, rivendicato dall’Isis, provocò 12 morti, tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo, e 56 feriti. Alla guida del camion c’era il tunisino Anis Amri.
Il killer di Berlino, in quei giorni l’uomo più ricercato d’Europa, venne fermato a Sesto San Giovanni quattro giorni dopo l’attacco, durante la sua fuga che l’aveva portato prima in Francia e poi in Italia.