Los Angeles, ennesimo conflitto a fuoco in città: 3 morti e 4 feriti gravi a Beverly Crest, cos'è successo
Ennesima sparatoria a Los Angeles, nel quartiere di Beverly Crest, a due passi da Beverly Hills: 3 persone sono morte, mentre 4 sono i feriti
Tre persone sono morte e quattro sono rimaste ferite a seguito di un conflitto a fuoco avvenuto sabato 28 gennaio nella città di Los Angeles, nel quartiere di Beverly Crest, quartiere appena fuori Beverly Hills.
Altra strage negli Stati Uniti
La polizia di Los Angeles, riferisce Cbs News, ha risposto a una chiamata che parlava di “un’aggressione con un’arma mortale”. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato diverse persone a terra con ferite da arma da fuoco.
Tre di queste sono state dichiarate morte sul posto, secondo quanto ha affermato polizia.
Quattro feriti, di cui due gravi
Nel conflitto a fuoco di Beverly Crest sono rimaste ferite quattro persone. Due sono riuscite a recarsi da sole in auto presso un centro medico, mentre le altre due, più gravi, sono state trasportate dai paramedici in ospedale a causa dei traumi riportati.
In una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di sabato 28 gennaio, il sergente del dipartimento di polizia di Los Angeles. Bruce Borihanh ha spiegato che il sospetto rimane sconosciuto e in libertà, ma non si ritiene che via sia un’ulteriore minaccia per la popolazione.
Indagini in corso
Le indagini sono in corso e la dinamica è ancora da accertare. Gli investigatori della omicidi stanno interrogando i vicini e cercando i video di sorveglianza per tentare di risalire all’omicida.
Durante la conferenza stampa, il sergente Bruce Borihanh ha spiegato che il conflitto a fuoco è avvenuto davanti a un’abitazione in affitto. Non è stato in grado di confermare se in quel momento fosse in corso un qualche tipo di raduno o di festa.
I corpi delle tre persone decedute sono state trovate all’interno di un’automobile. Si tratta della “quarta sparatoria di massa in California solo in questo mese”, fa notare la Cnn.
Tutto questo accade mentre sono in corso, negli Usa, le proteste per la morte del 29enne afroamericano Tyre Nichols, morto lo scorso 7 gennaio in seguito a una colluttazione con le forze armate americane.
Dagli Stati Uniti, lo scorso 7 gennaio, era arrivata la notizia di un altro grave caso di violenza armata nelle scuole, reso particolarmente drammatico dal fatto che il protagonista è un bimbo di 6 anni. Avrebbe sparato ad una sua insegnante e non per errore.