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Caos vaccini in Lombardia, da Aria attacco a Bertolaso: l'accusa

Dopo gli attacchi ai vertici di Aria, parla un dimissionario del cda: si chiama Mario Mazzoleni e punta il dito contro Guido Bertolaso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il caos vaccini in Lombardia ha già portato alla sostituzione di Giulio Gallera, ex assessore al Welfare della Regione. Al suo posto è arrivata Letizia Moratti, che con Guido Bertolaso gestisce l’emergenza sanitaria. Le recenti difficoltà hanno però portato all’allontanamento dei vertici della società Aria, accusata in pubblico di inefficenza proprio dalla Moratti e da Bertolaso. Al Fatto Quotidiano, però, ha parlato Mario Mazzoleni, professore di Economia Aziendale alla Bocconi di Brescia e membro dimissionario del consiglio di amministrazione di Aria.

Caos vaccini in Lombardia, da Aria attacco a Bertolaso: l’accusa

Mario Mazzoleni ha spiegato che “si è scelto di nascondere gli errori sotto il tappeto, trovando un capro espiatorio. Aria è il paravento dietro il quale si rifugia chi ha preso decisioni politiche“.

Secondo il professore, l’azienda “ha problemi di organizzazione perché è nata male, è stata realizzata con superficialità“.

Quindi svela come la Regione Lombardia stesse trattando con Poste già da gennaio per usare la sua piattaforma, “ritenendo inadeguata quella di Aria”. Trattativa però bloccatasi il 7 febbraio, con la rinuncia di Poste.

Il giorno dopo Bertolaso, consulente della Lombardia per la campagna vaccinale, trova la soluzione: usare il portale di Aria, “che non era nato per gestire questa complessità”, ha sottolineato Mazzoleni.

“Vorrei che qualcuno lo chiedesse a Bertolaso – ha aggiunto – se ha valutato solo per un minuto che il portale era nato con altri scopi. Ha deciso da solo, senza aspettare i tempi tecnici per adeguare la piattaforma. Dopo 10 giorni è partito con gli Over 80. Un portale dove c’è tanta parte manuale per l’inserimento dati è sottoposto a ovvi rischi di errore. Vedi cap errati, agende vuote”.

Perché il cda ha taciuto? “Sentivamo il fiato sul collo di Bertolaso e Caparini – ha concluso Mazzoleni -. Una pressione diventata molto più pesante dopo la vicenda dei camici. Il nostro errore è stato di non aver parlato prima“.

Aria, di cosa si occupa l’azienda finita nella bufera

Aria è l’acronimo di Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti. Formalmente, è nata il 1° luglio 2019 per “governare la spesa pubblica e affiancare la Regione Lombardia nella trasformazione digitale della Pubblica amministrazione”, recita il sito ufficiale.

Si tratta della prima società in-house a cui è “affidata la missione di progettare infrastrutture fisiche e digitali e contemporaneamente il ciclo degli acquisti aggregati degli Enti della P.A. regionale”.

Il presidente, fino al recente azzeramento dei vertici, è stato Francesco Ferri, giovane manager bocconiano che era stato scelto da Silvio Berlusconi per rifondare Forza Italia, ma poi era stato dirottato alla guida dell’azienda regionale dopo il mancato ingresso in Parlamento e nella giunta della Lombardia.

Fonte foto: ANSA
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