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CRONACA NERA

Lodi, Pierangelo Repanati trovato morto nel giardino di casa: l'ex sindaco di Corte Palasio non è stato ucciso

Il corpo senza vita del 57enne giornalista è stato trovato riverso vicino alla porta di casa, indagano gli inquirenti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Il giornalista Pierangelo Repanati, ex sindaco di Corte Palasio, è stato trovato morto con due fendenti alla gola la sera di lunedì 27 giugno nel giardino della sua abitazione nel paese del Lodigiano. Il 57enne era stato per cinque anni primo cittadino del comune dove viveva. Inizialmente si è pensato a un omicidio, poi smentito dai rilievi: ora la pista principale è quella del tragico incidente.

Il ritrovamento del cadavere

Repanati è morto intorno alle 22 di lunedì 27 giugno: i vicini di casa hanno sentito diverse urla, grida di aiuto, provenire dal giardino del giornalista.

Accorsi nell’abitazione per vedere cosa stesse accadendo, hanno trovato il corpo della vittima riverso vicino alla porta di casa con la gola tagliata.

L’ipotesi della rapina, perché è stata scartata

Una delle prime ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti è il tentativo di rapina finito con l’uccisione di Repanati: si pensava che il 57enne potesse essere stato aggredito dopo aver scoperto dei ladri nella sua abitazione.

Pista che però ha presto lasciato spazio a quella del tragico incidente domestico.

Secondo le ricostruzioni, l’uomo sarebbe morto mentre stava innaffiando il suo giardino: dopo essere inciampato avrebbe sfondato la porta a vetri, tagliandosi la gola.

Il ricordo dei concittadini

Pierangelo Repanati, giornalista professionista, viveva da solo e attualmente lavorava come consulente in uno studio di Lodi. Dal 2004 al 2009 aveva ricoperto il ruolo di primo cittadino di Corte Palasio.

“Era una brava persona, viveva fino a qualche tempo fa con l’anziana madre poi venuta a mancare – è il ricordo dei concittadini riuniti nella notte davanti a casa sua, tra l’incredulità generale su quanto accaduto -. Recentemente aveva insistito affinché nell’abbazia di Abbadia Cerreto, a pochi chilometri da dove abitava, tornasse la celebrazione della Messa in latino. Era molto credente, cattolico praticante”.

Fonte foto: ANSA

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