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Lo sfogo di Serena Bortone in diretta: ecco cosa ha detto sulla Lega, Vannacci e il Governo

Continua il braccio di ferro tra Serena Bortone e la Rai dopo il caso Scurati: la giornalista attacca in diretta Roberto Vannacci, la Lega e il Governo Meloni

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Duro sfogo di Serena Bortone in diretta tv. La giornalista, nel corso del programma Chesarà… andato in onda sabato 15 giugno su Rai3, ha attaccato duramente alcuni esponenti della Lega e del Governo. Pur non facendo nomi, la conduttrice ha chiaramente fatto riferimento, tra gli altri, a Roberto Vannacci.

Serena Bortone contro Vannacci e il Governo

Nel corso della trasmissione Bortone si è rivolta agli ospiti dicendo che secondo lei è inevitabile “parlare di fascismo” a causa di alcuni episodi avvenuti nelle ultime settimane.

Le frasi della giornalista, pur non citando direttamente i protagonisti delle vicende, sono state decisamente pungenti.

Nessuno parlerebbe di fascismo se evitassero di inneggiare alla Decima Mas, fare francobolli sui fascisti, picchiare un deputato in Aula. Basterebbe avere un minimo di decenza.

Il riferimento alla Decima Mas è a Roberto Vannacci, che l’aveva citata in uno spot elettorale. Il francobollo è invece quello dedicato a Italo Foschi, gerarca fascista e fondatore dell’As Roma.

Infine la citazione per l’aggressione subita alla Camera dal deputato del M5S Leonardo Donno.

La stoccata a Signorelli e Lollobrigida

Ma Bortone non si è limitata a questi tre casi, inserendo nella lista anche il fatto che Paolo Signorelli, ex portavoce del ministro Francesco Lollobrigida, “utilizzava un linguaggio orrendo”.

La conduttrice ha poi ribadito la sua posizione: “Io non parlerei di fascismo se evitassero di fare tutto questo”.

Come a dire che secondo lei l’elenco dei comportamenti inqualificabili da parte di esponenti del centrodestra obbliga a una riflessione sul pericolo neofascista in Italia.

Il braccio di ferro con la Rai dopo il caso Scurati

Da poco meno di due mesi Bortone è nell’occhio del ciclone per il caso Scurati e i suoi rapporti con i vertici Rai non sono certo idilliaci.

Il 7 giugno l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio ha detto senza mezzi termini che “Serena Bortone doveva essere licenziata per quello che ha fatto”.

Bortone, ricordiamo, aveva denunciato con un post sui social l’annullamento “senza spiegazioni plausibili” del contratto dello scrittore Antonio Scurati, che avrebbe dovuto leggere nella sua trasmissione un monologo sul 25 aprile piuttosto critico nei confronti del governo Meloni.

Fonte foto: ANSA

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