Lite a Cartabianca, Parsi contro Orsini: "Buffonate", "Hai fatto una figuraccia". E poi lascia il collegamento
Dura lite tra i docenti universitari Vittorio Parsi e Alessandro Orsini a Cartabianca, col primo che sbotta e lascia il collegamento: cos'è successo
Scontro tra professori, quello andato in scena nell’ultima puntata di Cartabianca. Martedì 29 marzo Alessandro Orsini e Vittorio Parsi, rispettivamente docente di Sociologia del terrorismo internazionale alla Luiss di Roma e politologo alla Cattolica di Milano, si sono scontrati. Tra i due sono volate parole grosse, con il secondo che ha deciso di lasciare il collegamento. In studio, oltre alla conduttrice Bianca Berlinguer, anche il giornalista Andrea Scanzi e l’ex parlamentare Guido Crosetto.
- Cartabianca, Parsi contro Orsini: cosa è successo
- Cartabianca, Orsini: "La gente rifiuta quello che dico per paura"
- Cartabianca, Orsini sui negoziati: "Non ho fiducia"
Cartabianca, Parsi contro Orsini: cosa è successo
Il tema della puntata è la guerra tra Ucraina e Russia. Vittorio Parsi, professore all’Università Cattolica di Milano, discute con Bianca Berlinguer e sembra deciso ad abbandonare il collegamento: “La politica internazionale è complessa. Avevo preso un accordo di parlare di fatti, non è stato rispettato, io con molta simpatia…” e lascia intendere di aver deciso abbandonare la diretta.
A quel punto interviene Alessandro Orsini, che lo incalza: “Ti stai comportando male Vittorio, noi ci conosciamo. Non hai detto nulla, hai fatto una figuraccia. Hai fatto un intervento da saccente, non hai nulla da dire“.
Replica Parsi: “Ciao, Andrea”. Orsini ribatte: “Alessandro, mi chiamo”.
Quindi Parsi: “Alessandro… ti saluto… veramente… era questo che volevo evitare, volevo evitare di fare da cassa di risonanza a queste buffonate“. E interrompe il collegamento.
Cartabianca, Orsini: “La gente rifiuta quello che dico per paura”
Durante la puntata, Alessandro Orsini (la cui presenza in Rai ha scatenato un acceso dibattito negli ultimi giorni), ha dichiarato: “Io l’ho sempre detto e scritto che Zelensky è l’aggredito e Putin l’aggressore, mi sono sempre schierato con il blocco occidentale e con l’Ucraina e ho sempre condannato l’invasione di Putin”.
“Le persone hanno paura che quello che io dico sia vero, quindi c’è un rifiuto: dico che l’Unione Europea abbia commesso degli errori. C’è un rifiuto psicologico di riflettere sulle cause. Io sono uno dei pochi moderati in questo Paese, il governo italiano è estremista”, ha aggiunto.
Cartabianca, Orsini sui negoziati: “Non ho fiducia”
Orsini ha detto la sua anche sui negoziati tra Ucraina e Russia: “Non sono fiducioso rispetto ai negoziati. Putin non può fermarsi fin quando non raggiungerà un obiettivo preciso. L’obiettivo minimo è il Donbass, il massimo è tutta l’Ucraina. Il presidente russo prenderà quello che vuole prendersi, anticipiamo i tempi”.
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