La Rai cancella il contratto di Alessandro Orsini dopo le parole su Putin: il docente escluso da Cartabianca
Le parole del professore su Putin avevano scatenato le polemiche di Pd, Italia Viva e +Europa: viale Mazzini lo ha escluso dai programmi
Dopo l’attacco avanzato nei gironi scorsi da parte di Pd, Italia Viva e +Europa la Rai ha cancellato il contratto di Alessandro Orsini con la trasmissione Cartabianca di Bianca Berlinguer.
Orsini, la scelta della Rai dopo le polemiche
Lo fa sapere una nota di viale Mazzini in cui si legge che “la direzione di Rai 3, d’intesa con l’Amministratore Delegato della Rai Carlo Fuortes, ha ritenuto opportuno non dar seguito al contratto originato su iniziativa del programma Cartabianca che prevedeva un compenso per la presenza del professor Alessandro Orsini nella trasmissione”.
Secondo il quotidiano Il Foglio, ad Alessandro Orsini – docente di Sociologia generale e Sociology of Terrorism dell’università Luiss, ma anche collaboratore del Fatto Quotidiano – era stato offerto un compenso da circa duemila euro a puntata per sei appuntamenti.
Le polemiche dopo le parole del professore
Che un opinionista sia remunerato da una trasmissione televisiva è una prassi consolidata nel sistema delle presenze tv. Il fatto che però si trattasse proprio di Alessandro Orsini, già ampiamente contestato per le opinioni sulla guerra in Ucraina espresse a Piazzapulita su La7, ha scatenato gli attacchi di alcuni esponenti politici.
L’attacco del senatore Pd
Il primo è stato Andrea Marcucci, senatore del Partito Democratico, definendo “molto discutibile che il servizio pubblico metta sotto contratto un opinionista così sensibile alla propaganda di Vladimir Putin. La Rai dovrebbe rivedere la decisione di avere come ospite retribuito il professor Orsini”.
Le critiche dei partiti sui contratti degli ospiti in tv
A ruota è intervenuto Michele Anzaldi, deputato di Italia viva nel pieno della questione in quanto segretario della commissione Vigilanza Rai. Il parlamentare renziano aveva annunciato di voler coinvolgere i piani alti di viale Mazzini: “Sul caso Orsini l’amministratore delegato Rai ha il dovere di dare chiarimenti immediati. Il Parlamento e i telespettatori che pagano il canone hanno il diritto di sapere chi viene pagato con i soldi pubblici e come vengono scelti gli opinionisti”.
Un concetto ribadito anche dai vertici di +Europa che hanno chiesto chiarezza su “quali siano i criteri con cui vengono scelti gli opinionisti per la stipula di onerosi contratti“.
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