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Lilli Gruber contro Giorgia Meloni dopo la frase sugli immigrati e la violenza sulle donne: la critica in tv

Lilli Gruber ha criticato le parole pronunciate da Giorgia Meloni nella Giornata contro la violenza sulle donne, relative al reato commesso dagli immigrati

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Lilli Gruber, durante la puntata di Otto e mezzo andata in onda lunedì 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha criticato le parole di Giorgia Meloni sull’incidenza del numero di questo tipo di reato commesso dagli immigrati. La conduttrice di La7 ha attaccato la premier sottolineando come il suo pensiero sia stato espresso proprio nel giorno in cui Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo e per Filippo Turetta è stata chiesta la medesima pena.

L’attacco di Lilli Gruber alla premier

In apertura di trasmissione, Lilli Gruber ha chiesto a una delle sue ospiti, Annalisa Terranova, giornalista di Libero Quotidiano: “Cosa manca per far sì che ci sia un vero e profondo cambiamento culturale? Prevale alla fine la propaganda? Oggi Giorgia Meloni ha detto che le violenze sono una piaga sociale e culturale, però poi in un’altra intervista ha detto ‘verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore nei casi di violenza sessuale da parte di immigrati, soprattutto se illegali‘. Ma dire questo proprio nel giorno in cui due giovani italiani, bianchi, cosiddetti ‘perbene’, sono stati uno condannato all’ergastolo (Alessandro Impagnatiello, ndr) e l’altro lo rischia (Filippo Turetta, ndr), perché spostare sempre il tiro su una cosa… forse non era questa l’attualità oggi, non era quanto gli immigrati delinquono”.

Poi ha aggiunto: “Giorgia Meloni oggi ha tirato in ballo i migranti. Ognuno è libero di dire quello che dice, non me lo sono inventata io”.

Lilli Gruber

Cosa aveva detto Giorgia Meloni sugli immigrati e la violenza sulle donne

Ma cosa aveva detto Giorgia Meloni?

Donna Moderna e a La Verità, la premier ha concesso un’intervista in cui ha affermato, parlando della violenza sulle donne, che:

“Il tema vero è il contrato all’immigrazione illegale di massa. Adesso verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate soprattutto illegalmente. Questo perché, chiaramente, quando non hai niente, si produce una degenerazione che può portare da qualsiasi parte. E, quindi, anche il contrastro all’immigrazione illegale di massa è un elemento di questo fenomeno (…). Bisogna garantire la presenza delle forze dell’ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato. Il tema di contrastro all’immigrazione illegale di massa è una delle materie su cui il Governo si spende di più”.

È vero che gli immigrati commettono più violenze sessuali?

Carlo Canepa, su Pagella Politica, ha analizzato le parole di Giorgia Meloni.

Il fact-checking è basato in primis sui dati Istat del 2022 (quelli più aggiornati), secondo cui in quell’anno ci sono state 5.775 persone denunciate o arrestate con l’accusa di violenza sessuale. Di queste:

  • 3.340 italiani (57,8%)
  • 2.435 stranieri (42,2%)

Nel 2022 la popolazione straniera in Italia costituiva l’8,7% di quella totale: per questo, la considerazione di Giorgia Meloni sembra corretta, perché se effettivamente se gli stranieri in Italia sono circa il 9%, allora il fatto che siano responsabili del 42,2% delle violenze sessuali giustifica la frase “c’è un’incidenza maggiore nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate”.

Ma, spiega Pagella Politica, l’Istat dice una cosa diversa: non si tratta del numero di violenze sessuali commesse, ma degli autori denunciati o arrestati.

Proprio l’Istat, infatti, afferma che le violenze sessuali e altri reati, come lesioni o minacce, “hanno una dimensione sommersa molto elevata“, ossia i reati “denunciati dalle vittime sono molto pochi”.

Nel 2014, ultimo anno in cui è stata realizzata l’Indagine sulla sicurezza delle donne, aveva fatto rivelare all’Istat che solo il 16% delle vittime di violenza sessuale l’ha denunciata: 8 su 10, quindi, non si sono rivolte alle forze dell’ordine.

Facendo un rapporto coi numeri del 2022, i più recenti, le 5.775 persone denunciate o arrestate non rappresenterebbero tutte le violenze sessuali commesse in quell’anno.

C’è di più: il 4,4% delle donne italiane vittime di stupro ha denunciato l’aggressore italiano quando non era un partner o un ex (2,2% per tentato stupro). Percentuale che sale al 24,7% quando era straniero (17,8% per tentato stupro).

Secondo Pagella Politica, quindi, questi dati mostrerebbero che “per certi tipi di violenza sessuale commessi al di fuori della coppia, è più probabile che una donna denunci l’aggressore quando è straniero”.

Fonte foto: ANSA

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