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Licenziata la manager vittima di uno stupro sui Navigli di Milano. L’azienda: “Non sei più efficiente"

Era stata vittima di stupro sui Navigli a Milano. Dopo il trauma, la manager è stata licenziata perché “non più efficiente”

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

Giornalista professionista specializzata in cultura e ambiente, si occupa anche di cronaca, attualità e politica. Inizia il suo percorso nel mondo della carta stampata, per poi impugnare la telecamera e raccontare l’attualità su social e tg nazionali.

Il quotidiano piemontese La Stampa riporta la notizia di una donna 32enne originaria di Torino, residente in provincia di Milano per lavoro. Nel marzo 2023 la donna, manager in un’azienda, fu vittima di uno stupro di gruppo, consumatosi sui Navigli. Oggi l’azienda l’ha licenziata, ritenendola non più sufficientemente efficiente.

Manager licenziata dopo lo stupro

“In un’ottica di maggior efficienza abbiamo deciso di riorganizzare le nostre attività” si legge nella lettera di licenziamento consegnata alla manager lo scorso 11 marzo e diffusa da La Stampa.

La società di Assago, poco fuori Milano, e con sede legale in Olanda ha dichiarato l’intenzione di sopprimere “la posizione di Service Merchandiser da lei attualmente ricoperta”.

Bar sui Navigli a Milano

Le mansioni di responsabilità della donna – cui prima dello stupro era stata promessa una promozione – saranno ridistribuite “tra altri dipendenti attualmente impiegati presso di noi”.

La dipendente torinese era tornata in ufficio a settembre 2023, dopo un semestre di mutua trascorso tra ricoveri in ospedale e frequenti sedute psicologiche e psichiatriche.

Il rientro a lavoro avvenne nonostante le condizioni di salute non fossero ancora ottimali e la vedessero alternare “momenti di ottimismo ad altri di profonda tristezza”.

Alla manager è stata offerta una buonuscita del valore di cinque mila euro, che lei ha rifiutato impugnando il licenziamento.

La violenza sui Navigli di Milano

La donna fu stuprata lo scorso marzo, al termine di una festa tenutasi in uno dei numerosi locali che affollano i Navigli di Milano.

Autori della violenza sessuale furono tre uomini che la vittima conosceva e che reputava suoi amici.

Gli uomini, tra i 23 e i 27 anni, sono stati condannati dal tribunale di Milano a 3 anni e 7 mesi di reclusione per violenza sessuale di gruppo.

In seguito allo stupro i dirigenti dell’azienda specializzata nel commercio di brand di lusso per la quale la donna lavora le offrirono supporto: “Hai tutto il nostro sostegno, non mollare” fu il messaggio.

“Il licenziamento – ha raccontato il legale della donna a Fanpage.it – è stato inaspettato e senza preavviso”.

Continua l’avvocato: “La mia cliente è molto provata, il lavoro era per lei un appiglio per risollevarsi dopo la terribile esperienza dello scorso anno”.

Dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento, la manager ha avuto un malore ed è stata soccorsa dal 118.

Fonte foto: ANSA

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