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Leonardo Del Vecchio Jr di Luxottica e l'interrogatorio in caserma durato ore: cos'ha detto ai carabinieri

Leonardo Maria Del Vecchio è stato interrogato nell'ambito dell'inchiesta sugli hacker di Equalize

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

È stato ascoltato dagli investigatori a Milano Leonardo Maria Del Vecchio, uno dei figli dell’omonimo fondatore di Luxottica scomparso nel 2022, indagato nell’inchiesta sui presunti dossieraggi illegali messi in atto dall’agenzia Equalize. L’interrogatorio davanti al pm e ai carabinieri è stato richiesto dallo stesso imprenditore per difendersi dalle accuse e chiarire la sua versione dei fatti.

L’interrogatorio di Leonardo Del Vecchio Jr

L’interrogatorio di Leonardo Del Vecchio Jr. si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 21 novembre a Milano, non al palazzo di Giustizia ma in una caserma dei carabinieri, come riporta Ansa.

L’imprenditore, accompagnato dall’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, ha risposto per ore alle domande dei carabinieri e del procuratore Francesco De Tommasi.

 Leonardo Del Vecchio con l’ex fidanzata Jessica Serfaty

Il quartogenito del patron di Luxottica, indagato per concorso in accessi abusivi a sistema informatico, avrebbe cercato di convincere gli inquirenti di essere piuttosto “persona offesa”, come aveva sostenuto il suo legale già nei giorni scorsi, parlando di “infondatezza delle accuse ipotizzate”.

“Sono soddisfatto dell’interrogatorio dove ho potuto chiarire la mia posizione. Auspico che la giustizia faccia il suo corso e che il prima possibile venga richiesta l’archiviazione dai reati contestati”, ha dichiarato Del Vecchio ad Affaritaliani al termine dell’interrogatorio.

L’inchiesta su Equalize

Secondo l’accusa Del Vecchio sarebbe stato il mandante di attività di dossieraggio nei confronti dei fratelli, per questioni ereditarie, e dell’allora fidanzata Jessica Serfaty.

Per questo, secondo quanto emerso dall’indagine della procura milanese, si sarebbe rivolto tramite i suoi più stretti collaboratori all’ex poliziotto Carmine Gallo e all’hacker Nunzio Samuele Calamucci, ritenuti i presunti capi della rete di cyber-spioni dell’agenzia Equalize di Enrico Pazzali.

Nell’inchiesta sono indagati anche Marco Talarico e Mario Cella, rispettivamente addetto alla gestione patrimoniale e capo della security di Leonardo Del Vecchio.

Il falso dossier sul fratello Claudio Del Vecchio

Secondo l’accusa il gruppo di hacker avrebbe realizzato per Leonardo Del Vecchio un dossier allo scopo di offuscare l’immagine del fratello Claudio Del Vecchio.

Arrivando a creare un finto rapporto della polizia di New York in cui il fratello sarebbe stato registrato per “crimini sessuali” nei confronti di un “travestito” dal dipartimento di Giustizia statunitense.

Queste attività si sarebbero inserite nella contesa in corso da tempo per l’eredità del patrimonio di famiglia.

L’ex fidanzata Jessica Serfaty

Secondo l’accusa, Leonardo Maria Del Vecchio si sarebbe rivolto al gruppo di Equalize anche per spiare l’allora fidanzata, la modella Jessica Serfaty.

Nell’estate 2023 gli hacker avrebbero dovuto installare un trojan nel telefono cellulare della donna, ma tutti i tentativi non andarono a buon fine. A quel punto, sarebbero stati creati dei falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”, il tutto allo scopo di controllare la donna.

Fonte foto: IPA

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