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Lega contro scuola di Milano dove gli studenti cantano Bella Ciao: appello al Comune, la replica della preside

Studenti cantano Bella Ciao in una scuola di Milano: polemiche della lega, ma fa parte di una ricerca su una ex maestra

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Bella Ciao a scuola. Succede a Milano, all’istituto comprensivo Perasso, nel quartiere Adriano. Un fatto che ha causato le reazioni della Lega. La preside si difende, si trattava della commemorazione della partigiana Adele Delponte, che fu insegnante proprio nell’istituto finito sotto accusa.

Perché i bambini di una scuola di Milano hanno cantato Bella Ciao

Negli scorsi giorni una classe di scuola media dell’istituto comprensivo Perasso di Milano ha intonato una delle canzoni simbolo della Resistenza italiana, Bella Ciao, durante una festa di fine anno.

Un’occasione che si è legata quest’anno all’intitolazione alla partigiana milanese Adele Delponte di una scuola nello stesso quartiere dell’istituto Perasso.

Silvia Sardone, esponente della lega intervenuta sulla questione, a una manifestazione a Milano

Gli studenti hanno quindi approfondito la sua figura. Delponte aveva insegnato proprio nella scuola del quartiere Adriano, prima di prendere parte alla Resistenza.

L’attacco della Lega

L’attività scolastica ha però causato la reazione di Silvia Sardone e Vanessa Ragazzoni, rispettivamente europarlamentare e consigliere municipale in Zona 2 della Lega.

In una nota le due rappresentanti hanno chiesto “Chiediamo un pronto intervento del Comune di Milano per fermare questa propaganda, specie perché si tratta di bambini delle scuole elementari (come già specificato ad essere coinvolta è una classe di scuola media, ndr).”

La comunicazione continua: “Esistono sedi istituzionali preposte per fare politica, in classe si studia e impara. E non ci risulta che ‘Bella Ciao‘ rientri nei programmi scolastici.”

La replica della preside

La polemica ha coinvolto la preside dell’istituto, Antonella Caleffi, che ha spiegato la situazione contestualizzando la notizia all’interno del progetto su Adele Delponte.

La dirigente ha commentato: “Tutta questa polemica mi sembra davvero fuori luogo. La nostra è una scuola aperta a tutti, abbiamo studenti di tutte le nazionalità, abbiamo ragazzi con disabilità, lavoriamo tantissimo sull’inclusione, la politica proprio non ci interessa.”

Anche gli insegnanti sono dalla parte della preside, dicendosi stupiti della reazione della Lega a quanto accaduto. Gli stessi genitori dei bambini non avrebbero avuto alcun problema con l’attività.

Gli alunni non sono stati informati di nessuna polemica: “Loro sanno solo che Delponte era una brava maestra, hanno trovato negli archivi della scuola i registri dell’epoca, con una calligrafia meravigliosa, e sono incantati da questo”.

Fonte foto: ANSA

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