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Lazio, cinghiali positivi alla trichinella: scoperto focolaio, il parassita può aggredire anche l'uomo

Tre cinghiali selvatici abbattuti sono risultati positivi alla trichinella: anche l'uomo può esserne colpito

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Tre cinghiali selvatici, abbattuti a caccia nel corso della stagione venatoria 2022/23 cominciata da pochi giorni, sono risultati positivi alla trichinella.

Gli animali sono stati rintracciati e le loro carni eliminate dal circuito alimentare

I Servizi Veterinari di Ispezione degli Alimenti di Origine Animale della Asl di Frosinone, come spiega Il Messaggero, hanno identificato, rintracciato ed fatto sparire dal circuito alimentare le carni di questi animali che sono stati abbattuti nella zona appenninica orientale della provincia.

Cos’è la trichinella

La trichinella è un parassita che aggredisce i mammiferi e che determina nell’uomo la “Trichinellosi”, malattia che si trasmette alimentandosi che può anche svilupparsi in una forma grave.

“I sintomi, inizialmente intestinali e/o allergici, – riferiscono dalla Asl, sempre come rende noto Il Messaggero – dipendono dalla localizzazione del parassita all’interno dell’organismo umano in quanto le larve migrano nei muscoli ed organi di che le ingerisce. Sono portatori del parassita i suini selvatici (cinghiali) o i suini allevati allo stato brado (ciclo silvestre della malattia), e gli equini, soprattutto di importazione, le cui carni sono consumate non cotte sotto forma di carpaccio”.

L’attività di prevenzione organizzata dai Servizi Veterinari della ASL di Frosinone (Ispezione Alimenti) con l’aiuto delle associazioni territoriali di caccia (ATC FR1 e FR2), ha permesso nel tempo di garantire una veloce identificazione ed eliminazione dei soggetti a rischio.

Nell’ultimo triennio sono stati identificati in provincia 9 capi parassitati in 3 focolai, compreso quello attuale, individuati nelle zone montane di confine.

Tutti i cinghiali abbattuti, come da protocollo, devono essere esaminati proprio per capire se sono positivi o meno alla trichinella.

L’identificazione degli infetti permette di porre fine alla catena di trasmissione del parassita sia tra gli animali sia soprattutto dagli animali all’uomo.

Fonte foto: ANSA

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