Lascia morire di stenti la madre anziana e invalida per andare in vacanza: arrestata per omicidio volontario
Svolta sul caso dell'anziana morta di stenti a Montelibretti, provincia di Roma: arrestata la figlia per omicidio volontario
Nuovi sviluppi sul caso dell’anziana invalida morta di stenti nella sua casa di Montelibretti, in provincia di Roma. La figlia, già agli arresti domiciliari per abbandono di incapace, è stata ora arrestata con l’accusa di omicidio volontario. Le indagini hanno svelato che la donna stava tentando di fuggire all’estero con documenti falsi.
- Anziana invalida trovata morta a Roma
- Arrestata per l'omicidio della madre disabile
- Il piano per la fuga all'estero
Anziana invalida trovata morta a Roma
Il dramma si è consumato il 12 giugno, quando i carabinieri della compagnia di Monterotondo si sono recati presso l’abitazione di Margherita Batazza, 85 anni, per notificarle un atto.
Arrivati davanti alla villetta di Via dei Salici, nelle campagne di Montelibretti, i militari si sono insospettiti per l’odore proveniente dall’interno e per la mancata risposta al campanello.
Hanno quindi deciso di entrare attraverso una finestra lasciata aperta, trovando così il cadavere dell’anziana disteso a terra e ancora avvolto nelle lenzuola con cui dormiva.
Arrestata per l’omicidio della madre disabile
Le indagini si sono subito focalizzate sulla figlia 49enne dell’anziana, Antonella Marrella, che viveva con la madre e ne era responsabile, essendo disabile e non autosufficiente.
Al momento della morte di Margherita Batazza, la donna era in vacanza in Abruzzo con i due figli minorenni, lasciando la madre completamente sola, senza cibo, acqua o un telefono per chiamare aiuto.
Inizialmente, la 49enne è stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di abbandono di incapace, ma ora è stata trasferita in custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Il piano per la fuga all’estero
Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna di 49 anni stava progettando una fuga all’estero sotto falsa identità. Pare avesse già predisposto tutto, dai biglietti agli oggetti necessari per allontanarsi senza farsi riconoscere.
Un piano ideato per sottrarsi agli arresti domiciliari. Per queste ragioni è stata emessa una nuova ordinanza di misura cautelare nei confronti dell’indagata, che è stata quindi trasferita nel carcere di Rebibbia. I carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno eseguito l’ordinanza, arrestando la donna con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Ulteriori sviluppi arriveranno con l’autopsia sul corpo dell’anziana: sebbene le prime analisi non abbiano evidenziato segni di violenza, l’esame autoptico dovrà stabilire se la morte è avvenuta a causa di una caduta accidentale o se sarà confermata l’ipotesi di decesso per stenti.