Lamberto Giannini, chi è il nuovo capo della Polizia
Lamberto Giannini è il nuovo capo della Polizia nominato dal Consiglio dei ministri. Prende il posto di Franco Gabrielli
Il Consiglio dei ministri ha nominato giovedì pomeriggio Lamberto Giannini nuovo capo della Polizia. Prenderà il posto di Franco Gabrielli, suo ex capo alla Digos di Roma, nominato dal premier Mario Draghi sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega alla Sicurezza e ai Servizi segreti. È è considerato uno dei massimi esperti italiani di antiterrorismo.
“Mi congratulo con il prefetto Lamberto Giannini che da oggi è il nuovo capo della Polizia”. Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. La nomina, ha aggiunto, “è stata deliberata dal cdm su proposta del ministro dell’Interno in virtù di un curriculum di eccellenza e di un apprezzamento sulle qualità personali e professionali condiviso a tutti i livelli istituzionali, che la rendono ancor di più solida garanzia per cittadini e forze di polizia”.
Chi è Lamberto Giannini, nuovo capo della polizia
Nato a Roma il 29 gennaio 1964, laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, è entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel 1989 frequentando il corso per Vice-Commissari presso l’Istituto Superiore di Polizia.
Per oltre 25 anni ha operato come investigatore nel mondo dell’antiterrorismo, guidando, in ordine di tempo, la Digos della Questura di Roma, il Servizio Centrale Antiterrorismo e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, della quale è stato direttore dal 1 ottobre 2016 al 23 dicembre 2020. Dal 2 gennaio 2021 ricopriva l’incarico di capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Tra le più importanti operazioni portate a termine dal prefetto Giannini si ricordano gli arresti dei terroristi appartenenti al gruppo della Nuove Brigate Rosse che, tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000, con gli omicidi D’Antona, Biagi e del poliziotto Emanuele Petri, avevano ripreso la lotta armata in Italia riportando alla mente i sanguinari anni di piombo.
Poi lo smantellamento di una cellula neo-brigatista che aveva posto in essere un grave attentato dinamitardo contro militari italiani ed aveva in animo di effettuare un attacco contro il vertice G8 in programma alla Maddalena; l’arresto nel 2005 a Roma di uno dei terroristi che, nel luglio di quell’anno, aveva tentato di farsi esplodere, insieme ad altri complici, nella metropolitana di Londra.