Ladri in casa del deputato Angelo Bonelli a Ostia: la denuncia del leader di Europa Verde, indaga la polizia
Il leader di Europa Verde, Angelo Bonelli, ha denunciato un furto nella sua casa di Ostia: indagini in corso della polizia
Derubato. Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, è stato vittima di un furto. Dei ladri si sarebbero introdotti nella sua casa di Ostia: lo stesso deputato se ne sarebbe accorto dopo essere rientrato a Roma, allertando immediatamente la polizia. Sul posto è intervenuta la Scientifica per i rilievi di rito.
Ladri in casa dell’onorevole Bonelli
Secondo quanto riferito dall’Ansa alcune persone si sarebbero introdotte, la notte scorsa, nell’abitazione dell’onorevole Angelo Bonelli di Europa Verde, a Ostia.
In base a quanto appreso, l’onorevole si sarebbe accorto dell’intrusione dopo essere rientrato nella Capitale, allertando subito la polizia. Sul posto è intervenuta la Scientifica per i rilievi.
Chi è Angelo Bonelli
Angelo Bonelli è nato a Roma il 30 luglio 1962.
Tra il 1993 e il 1994 è stato presidente del municipio di Ostia.
Nel 2012 era stato candidato sindaco di Taranto nel 2012.
Dal 10 luglio 2021 è co-portavoce di Europa Verde insieme a Eleonora Evi.
Dal 13 ottobre 2022 è deputato alla Camera per Alleanza Verdi e Sinistra, dopo esserlo stato per i Verdi dal 2006 al 2008.
Tra l’altro, lo stesso Bonelli aveva sospeso la campagna elettorale delle Politiche per un giorno per sposarsi.
Le minacce a Ostia
Angelo Bonelli, in passato, era stato minacciato a Ostia.
Nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2016, infatti, uno sconosciuto aveva citofonato a casa sua pronunciato la frase: “M****, c’è un pacco per te“.
Sul posto era intervenuta la polizia, che aveva poi analizzato la scatola lasciata davanti all’ingresso, insieme a una lettera con ritagli di giornale su cui era scritto “Perché il prossimo sarà il tuo“.
Il 25 maggio, Bonelli aveva consegnato agli uffici del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) di Raffaele Cantone un esposto dettagliato relativo alle autorizzazioni rilasciate da funzionari di Roma Capitale nel X municipio, sciolto per mafia, per la realizzazione di un resort all’interno della riserva statale del litorale romano che aveva comportato la realizzazione di decine di migliaia di metri cubi di cemento nell’area ex Capitol.
Nell’esposto, aveva chiesto al presidente Cantone un’indagine per verificare se ci fossero gli estremi per l’annullamento dell’autorizzazione dell’amministrazione di Roma Capitale.