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La vendita di Ita Airways a Lufthansa finisce nel mirino della Commissione europea: avviata un'indagine

La Commissione europea ha avviato un'indagine sull'acquisto di Ita Airways da parte di Lufthansa

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Ita a Lufthansa, non è ancora finita. La Commissione europea ha avviato un’indagine antitrust sulla cessione della compagnia aerea italiana da parte del governo. La decisione arriverà soltanto a giugno.

L’indagine della Commissione europea

La Commissione europea ha avviato un’indagine antitrust sulla cessione di Ita Airways, la compagnia nata dopo il fallimento di Alitalia, dallo Stato italiano alla tedesca Lufthansa, conclusasi l’anno scorso.

Secondo l’esecutivo dell’Unione europea questa operazione potrebbe ridurre la concorrenza nelle tratte aeree da e per l’Italia, con un conseguente rischio di aumento del prezzo dei biglietti per i passeggeri nei prossimi anni.

Un aereo di Ita

L’accordo tra Lufthansa e lo Stato italiano prevede che in un primo momento l’azienda tedesca acquisti, tramite un aumento di capitale di 325 milioni di euro, il 41% delle azioni di Ita per poi diventare azionista di maggioranza soltanto in un secondo momento.

La data della decisione: perché il Governo è contrario

L’indagine della Commissione europea mette a rischio l’accordo raggiunto lo scorso anno. Se dovesse dare parere negativo, il Governo vedrebbe revocata una delle prime privatizzazioni dell’ambizioso piano presentato dalla presidente del Consiglio.

La risposta però non arriverà in tempi brevi. L’indagine infatti andrà avanti per mesi e non si concluderà prima del 6 giugno 2024, quando arriverà la risposta definitiva sull’accordo tra lo Stato italiano e Lufthansa.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha già in passato espresso contrarietà per le tempistiche di questa decisione, che potrebbe quindi arrivare più di un anno dopo la firma dell’accordo.

Il piano di Meloni per le privatizzazioni

Il Governo Meloni, fin dai primi mesi del suo insediamento, ha messo in atto un piano di privatizzazioni delle aziende controllate dallo Stato. L’obiettivo, estremamente ambizioso, è quello di raccogliere 20 miliardi di euro con i quali abbassare il debito pubblico per limitare la spesa sugli interessi.

La vendita di Ita è parte fondamentale di questo progetto, alla quale si è aggiunta recentemente la decisione di vendere azioni di Eni, la compagnia petrolifera italiana parzialmente controllata dallo Stato, per un totale del 4% del valore della compagnia in borsa. Da questa mossa l’esecutivo vorrebbe ricavare circa 2 miliardi di euro, che sarebbero il 10% del totale che il Governo spera di ricavare dalle privatizzazioni.

Fonte foto: ANSA

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