Il Governo vuole vendere il 4% di Eni ai privati per ridurre il debito pubblico: entrate stimate in 2 miliardi
Il Governo starebbe pensando di vendere il 4% delle azioni di Eni per ridurre il debito pubblico di 2 miliardi di euro
Avanzano le privatizzazioni. Il Governo starebbe pianificando di vedere azioni di Eni per un totale del 4% di quelle totali della compagnia petrolifera italiana, il cui titolo in Borsa ha perso valore durante la giornata a causa della notizia.
- Il piano del Governo per vendere le azioni di Eni
- Giornata difficile per Eni in Borsa
- Le privatizzazioni del Governo Meloni
Il piano del Governo per vendere le azioni di Eni
Il Governo sarebbe pronto a vendere il 4% delle azioni dell’azienda petrolifera italiana Eni, di cui controlla circa il 32%. Scenderebbe così al 28% la partecipazione pubblica nella società, amministrata da Claudio Descalzi.
A riportare la notizia è l’autorevole sito di informazione economica ‘Bloomberg’, che sottolinea come l’intenzione del Governo Meloni sia quella di ridurre il debito tramite questa parziale privatizzazione di Eni.
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni
L’obiettivo sarebbe ricavare da questa operazione almeno 2 miliardi di euro. Una cifra credibile, dato che la capitalizzazione di mercato di Eni, cioè la somma del valore di tutte le azioni dell’azienda sul mercato, è di poco meno di 50 miliardi.
Giornata difficile per Eni in Borsa
I milioni di euro che mancano ad Eni per raggiungere effettivamente i 50 miliardi di euro in capitalizzazione di mercato sono in parte frutto della giornata di oggi. In Borsa le azioni dell’azienda hanno perso circa lo 0,3% del valore a fine giornata.
Poco prima delle 16:00, quando la notizia della possibile vendita del 4% delle azioni dell’azienda ha iniziato a diffondersi, Eni era arrivata a perdere l’1,36% per poi recuperare un punto percentuale prima della chiusura.
Nel 2023 anno il titolo ha raccolto la fiducia degli investitori e il valore in Borsa di Eni è aumentato del 2,5%. In una giornata quindi l’azienda ha rischiato di perdere più della metà metà dei progressi dei 12 mesi precedenti.
Le privatizzazioni del Governo Meloni
La decisione di vendere il 4% di Eni, se fosse confermata, sarebbe la prima mossa nel piano di privatizzazioni che il Governo avrebbe in programma da tempo. L’obiettivo sarebbe quelli di raccogliere 20 miliardi di euro per ridurre il debito pubblico.
L’operazione sulle azioni Eni coprirebbe da sola il 10% dell’interno progetto. Ridurre il debito è importante per il nostro Paese anche per limitare l’impatto degli interessi dei titoli di Stato sul bilancio. Inoltre la riforma del patto di stabilità potrebbe restringere ulteriormente le possibilità di fare deficit dell’Italia.