Firmato l'accordo tra Ita Airways e Lufthansa: cosa prevede e cosa cambia per azienda e passeggeri italiani
Il governo ha trovato l'accordo con Lufthansa per la vendita di Ita Airways: al via il piano di espansione
L’accordo è stato firmato. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che lo Stato italiano ha ceduto una quota minoritaria di Ita Airways, compagnia aerea erede di Alitalia, alla tedesca Lufthansa. Dopo l’approvazione della corte dei conti, al via il piano di sviluppo.
L’accordo raggiunto
Dopo mesi di trattative attraverso due governi ora è ufficiale. La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha concluso l’accordo con lo Stato italiano per l’acquisto di una quota di minoranza di Ita Airways, la compagnia nata dalle ceneri di Alitalia.
Il ministro dell’Economia e delle Finanza Giancarlo Giorgetti e l’amministratore delegato della compagnia tedesca Carsten Spohr lo hanno annunciato in una nota, ora si attende il via libera della Corte dei conti e al garante per la concorrenza dell’Unione europea.
Il ministro dell’Economia Giorgetti
Ai tedeschi andrà il 41% della compagnia, attraverso un versamento di 325 milioni di euro che rappresenta anche un amento di capitale. A questo ne seguirà un altro, l’ultimo finanziato dallo Stato italiano, per 250 milioni di euro
I progetti di espansione
L’acquisto di Ita Airways da parte di Lufthansa è arrivato dopo la condivisione del piano industriale di sviluppo della compagnia italiana con i dirigenti di quella tedesca.
Ita è infatti molto più piccola di quanto fosse Alitalia al tempo del fallimento, e ha spazio per espandersi sul mercato. Il primo passo sarà un aumento degli aerei a disposizione, che passeranno dagli attuali 71 a 94.
Poi arriveranno le assunzioni. 1200 sono già in corso di perfezionamento e porteranno entro quest’anno l’organico totale a 4300. L’obiettivo però è arrivare a 5500 nel 2027, quando il piano verrà completato.
Cosa cambia per i passeggeri italiani
Per i passeggeri non dovrebbe cambiare molto. La compagnia rimarrà la stessa che negli ultimi anni ha coperto alcune delle tratte che furono di Alitalia.
Per il governo è invece un successo. L’obiettivo della ristrutturazione che portò al disfacimento della compagnia di bandiera era proprio quello di creare una nuova azienda in salute, che lo Stato potesse privatizzare.
Il ministro dell’Economia Giorgetti ha dichiarato: “La giornata di oggi segna la fine di un percorso nella storia della compagnia di bandiera nazionale, che ha portato alla prospettiva dell’integrazione con un importante vettore europeo”.