NOTIZIE
CRONACA NERA

La storia di Gianni Sala morto davanti alla sede di Sky a Milano dopo essere stato bloccato da due vigilanti

La storia di Gianni Sala, morto davanti alla sede Sky di Rogoredo ad agosto 2023 dopo essere stato atterrato da due vigilantes

Pubblicato:

Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Morto davanti alla sede Sky di Milano. Giovanni Sala, detto Gianni, 34 anni, è deceduto dopo essere stato fermato da due guardie giurate, indagate per omicidio colposo. Ora il padre chiede giustizia.

Come è morto Gianni Sala davanti alla sede Sky di Milano

Nella notte tra il 19 e il 20 agosto 2023 Gianni Sala, 34enne siciliano residente in provincia di Varese, si aggirava correndo a petto nudo nei pressi della sede di Sky a Milano, nel quartiere di Rogoredo.

L’uomo si avvicina all’ingresso e viene fermato dalle guardie giurate che lo sorvegliano. Una delle due lo sbatte a terra mentre l’altra gli calpesta una gamba. I vigilantes immobilizzano Sala, tenendolo in posizione supina per 7 minuti.

Il quartiere di Milano Rogoredo, dove si trova la sede di Sky

Il 34enne smette quindi di respirare e i due chiamano i soccorsi. A circa mezz’ora da quando Sala è stato atterrato, arriva l’ambulanza accompagnata da una volante della polizia. L’intera vicenda è stata immortalata dalle telecamere di sicurezza.

La tossicodipendenza e i risultati degli esami

Come riportato da diversi giornali, Sala soffriva di una tossicodipendenza e frequentava spesso il cosiddetto “boschetto” di Rogoredo, alla periferia di Milano, una delle zone di spaccio più attive d’Italia.

Secondo i risultati dell’autopsia, eseguita il 25 agosto sul corpo del 34enne, la morte sarebbe avvenuta per arresto cardiocircolatorio. Non sono state riscontrate lesioni da schiacciamento nella zona del torace o fratture riconducibili allo scontro con i vigilantes.

Stando agli esami tossicologici, Sala si trovava al momento della sua morte sotto effetto di sostanze stupefacenti. È stato trovato anche un grosso livido tra il volto e il collo dell’uomo, ma non è sicuro che sia riconducibile all’aggressione.

Le dichiarazioni del padre e dell’avvocato

Il padre di Gianni Sala ha dichiarato riguardo alla vicenda: Dobbiamo cercare di farci forza e andare avanti per dargli dignità a mio figlio. Spero che ci venga data giustizia. C’è la giustizia divina.

“Io non ho visto tutto il video all’inizio, ho visto soltanto il finale. Chi ha visto quel video, si è immaginato che lui volesse fare qualcosa negli studi di Sky. Quando ho rivisto tutto il video, che dura un’ora e qualcosa, ho capito che mio figlio aveva bisogno soltanto di aiuto” ha poi concluso.

Poco dopo l’incriminazione dei due vigilantes, anche l’avvocato che rappresenta la famiglia Sala ha dichiarato: “Guardando le immagini siamo certi che Sala, che non rappresentava alcun pericolo, sia stato ucciso in modo cruento“.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963