"La Sacra Sindone di Torino risale ai tempi di Gesù", ma lo studio contro l'origine medievale non è una novità
Secondo uno studio condotto sulla Sacra Sindone di Torino, il telo risalirebbe effettivamente ai tempi di Gesù, ma il dibattito è ancora aperto
Non c’è in realtà nessun “nuovo studio” sulla Sacra Sindone di Torino, ma solo una serie di dati, tornati alla ribalta mediatica, forniti da un team di ricerca italiano in uno studio pubblicato nel 2022 sulla rivista Heritage, secondo i quali il telo risalirebbe all’epoca di Gesù. Il dibattito non sembra però vicino alla conclusione.
- Lo studio sulla Sacra Sindone di Torino
- Lo studio più famoso sulla Sindone
- Il tessuto databile all’epoca di Gesù
Lo studio sulla Sacra Sindone di Torino
Nel 2022, uno studio intitolato “Datazione a raggi X di un campione di lino della Sindone di Torino”, effettuato dal un team di ricerca composto da studiosi del CNR e dell’Università di Padova, guidati da Liberato De Caro, dell’Istituto di Cristallografia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, aveva riaperto il dibattito sulla datazione della Sacra Sindone.
Secondo le analisi pubblicate sulla rivista Heritage, difatti, il famoso tessuto risalirebbe a circa 20 secoli fa, in un intervallo di date compatibile con la presunta esistenza di Gesù.
Le notizie di questi giorni, secondo le quali ci sarebbero “nuove prove” sull’autenticità di quella che è considerata una reliquia religiosa nel mondo cattolico, non sono quindi recenti, e non aggiungono ulteriori dettagli a quelli già pubblicati due anni fa.
Lo studio più famoso sulla Sindone
La Sacra Sindone è un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino utilizzato, secondo i credenti, per avvolgere il corpo di Gesù Cristo all’interno del sepolcro dal quale sarebbe poi resuscitato dopo tre giorni.
La credenza deriva dal fatto che l’immagine impressa sul tessuto sembra effettivamente quella di un uomo che porta segni interpretati come conseguenze di maltrattamenti e torture compatibili con quelli di un condannato alla crocefissione.
Nel 1988 venne però effettuato quello che, ad oggi, resta l’esame più famoso sulla Sindone: un test al carbonio-14, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, che aveva datato la lenzuolo in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390.
Il tessuto databile all’epoca di Gesù
Lo studio italiano del 2022 contraddice però questo esame, riportando le lancette dell’orologio della Sindone nuovamente indietro: “Il grado di invecchiamento naturale della cellulosa del campione indagato ha mostrato che il tessuto è molto più antico dei sette secoli proposti dalla datazione al radiocarbonio del 1988”.
“I risultati sperimentali sono compatibili con l’ipotesi che sia una reliquia di 2 mila anni, come supposto dalla tradizione cristiana” viene poi chiarito dagli autori dello studio pubblicato su Heritage.
L’errore nelle valutazioni precedenti sarebbe stato causato dal fatto che la Sindone non sarebbe stata “mantenuta a livelli adeguati di temperatura media secolare e di umidità relativa correlata per 13 secoli di storia sconosciuta, oltre ai sette secoli di storia conosciuta in Europa”.