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CRONACA ESTERA

La Russia sgancia granate K-51 a gas CS in Ucraina violando le leggi sulle armi chimiche: la denuncia di Kiev

L'Ucraina accusa nuovamente la Russia di usare armi chimiche come le granate K-51 a gas CS, un potente lacrimogeno il cui uso in guerra è proibito

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

La Russia utilizzerebbe armi chimiche in Ucraina, attaccando “a cadenza quotidiana” con granate K-51 a gas CS, dall’effetto lacrimogeno, per costringere i soldati a lasciare le trincee e mettersi così in pericolo. Kiev torna a denunciare l’uso di questo e altri gas da parte di Mosca, dopo averlo fatto sin dall’inizio del conflitto nel 2022. L’esercito ucraino ha segnalato almeno 626 attacchi di questo tipo da parte delle forze russe, in aperta violazione della Convenzione sulle armi chimiche, che sono proibite in tempo di guerra.

Gli effetti delle granate K-51 a gas CS: l’Ucraina denuncia la Russia

Il gas CS, conosciuto come orto-clorobenzilden-malononitrile, è un agente lacrimogeno utilizzato principalmente dalle forze di polizia per sedare sommosse.

Testato dall’esercito britannico nel 1958 a Cipro, è proibito in tempo di guerra secondo la Convenzione sulle armi chimiche.

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Eppure, soldati ucraini hanno riferito al Telegraph di essere attaccati quotidianamente da piccoli droni che rilasciano lacrimogeni e altri prodotti chimici lungo la linea del fronte, in un’azione tattica delle forze russe.

Perché la Russia usa le armi chimiche in Ucraina

I gas lacrimogeni, sebbene non letali nel breve termine, hanno un impatto cruciale sul campo di battaglia, causando temporanea cecità e inducendo le truppe a emergere dalle trincee per sfuggire al gas, esponendosi al fuoco nemico.

Inoltre, l’obbligo di indossare costantemente maschere antigas riduce l’efficacia e la praticità delle operazioni militari, specialmente considerando lo stato spesso degradato delle dotazioni dell’esercito ucraino.

Le denunce relative all’uso di tali armi da parte della Russia non sono una novità e risalgono al primo anno di conflitto, con l’intento di creare panico tra le truppe.

Le granate K-51 a gas CS lanciate da droni

Il gas CS usato dalle forze russe verrebbe lanciato attraverso granate K-51 oltre le linee nemiche. Questi dispositivi, dotati della spoletta K-510, bruciano per 16 secondi producendo un denso fumo.

Il gas lacrimogeno stimola le ghiandole lacrimali e può causare dolore agli occhi, irritazione delle vie respiratorie, della pelle e persino cecità.

Il sospetto sull’uso di altri gas

Oltre al gas CS, vi sono sospetti riguardo all’uso di altre sostanze chimiche sul campo di battaglia, tra cui l’acido cianidrico, incolore e letale, precedentemente impiegato come arma chimica durante la Prima Guerra Mondiale dall’Occidente.

Testimonianze di medici, infermieri e soldati indicano l’uso di munizioni contenenti gas dall’odore di “mandorle tritate”, soprattutto nell’oblast di Donetsk.

Alcuni attacchi hanno causato morti immediate o richiesto cure ospedaliere prolungate. Sono stati segnalati anche l’uso di cloro e cloropicrina, utilizzati come armi chimiche dai tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale.

Fonte foto: ANSA/X

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