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La Russia prepara l'attacco finale all'Ucraina grazie ai suoi alleati: il ruolo di Corea del Nord, Iran e Cina

Secondo il Telegraph la Russia starebbe preparando l'offensiva finale in Ucraina, supportata da Cina, Iran e Corea del Nord

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

La Corea del Nord fornisce i missili, dall’Iran arrivano i droni e poi c’è anche la Cina a offrire la sua strategica assistenza tecnica: la Russia gode in questo momento di un sostegno invidiabile e starebbe puntando così alla “fase finale” della guerra in Ucraina. Eppure, il Cremlino lamenta il continuo supporto della Nato a Kiev, per la verità sempre più a corto di forze e munizioni. Al momento, la preoccupazione è altissima: una nuova offensiva russa potrebbe imprimere una svolta decisiva al conflitto.

La Russia e l’offensiva finale a Kiev: il sostegno di Cina, Iran e Corea del Nord

L’attuale situazione della guerra russo-ucraina viene fotografata dal Telegraph, secondo il quale il conflitto oggi si fonderebbe maggiormente sul ruolo dei reciproci alleati.

Se da un lato Putin lamenta le interferenze della NATO nel supportare Kiev, osserva il quotidiano, dall’altro è difficile negare che senza il sostegno dei regimi “amici” le armi del Cremlino sarebbero alquanto spuntate.


La Corea del Nord di Kim Jong-un è fra i principali alleati di Putin nella guerra in Ucraina

E una recente indagine dell’Onu avrebbe raccolto prove in grado di corroborare la tesi: si tratta dei detriti di un missile piombato su Kharkiv lo scorso 2 gennaio, riconducibili ad armi in dotazione dell’esercito di Kim Jong-un, della serie Hwasong-11.

I missili della Corea del Nord alla Russia

L’equipaggiamento è stato fornito a Mosca dalla Corea del Nord, nonostante le sanzioni internazionali arrivate a causa dei suoi programmi balistici e nucleari.

L’arma farebbe parte di un considerevole flusso di armamenti inviato alla Russia, con quasi 7mila container di missili, proiettili e munizioni spediti dalla fine dell’anno scorso.

I droni dell’Iran e gli aiuti dalla Cina

D’altra parte anche i droni provenienti dall’Iran sono ora un elemento comune nel teatro delle operazioni in Ucraina, utilizzati regolarmente dalle forze russe per condurre attacchi coordinati contro le infrastrutture chiave del paese.

Secondo l’analisi del The Telegraph la Cina, invece, incanalerebbe i suoi sforzi a sostegno di Putin verso la ricostruzione della base industriale militare russa.

Prima della visita del Segretario di Stato americano Antony Blinken a Pechino il mese scorso, l’amministrazione Biden ha constatato che la Cina stesse fornendo quantità significative di macchine utensili, motori per droni e turbojet, e tecnologia per missili da crociera alla Russia.

I confini della guerra

La carenza di risorse delle forze ucraine nell’est è ancor più inquietante, con il Cremlino che starebbe radunando 150mila uomini per un’offensiva imminente. E senza i caccia F-16 promessi, a Kiev resterebbero poche chance di resistere.

“Come dimostra l’alleanza che Mosca ha messo insieme per sostenere il suo sforzo bellico in Ucraina, il conflitto, dal punto di vista dell’Occidente, non è più una guerra contro la Russia: è una guerra contro una potente combinazione di regimi autocratici che, nelle loro diverse modalità, sono totalmente contrari al concetto di democrazia liberale occidentale” osserva il Telegraph.

Fonte foto: ANSA

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