La Russa presiede la seduta in Senato, ma intanto legge la Gazzetta dello Sport: il video diventa virale
Il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa è stato pizzicato a leggere il giornale mentre presiedeva la seduta a Palazzo Madama
Da una parte la politica e le azioni quotidiane da mettere in campo per gli affari correnti del Governo, dall’altra la grande passione per il calcio e per la “sua” Inter. Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e tra gli esponenti di spicco di Fratelli d’Italia è finito nell’occhio del ciclone della polemica social dopo che, nel corso della seduta di ieri presieduta a Palazzo Madama, è stato beccato dalle telecamere mentre stava leggendo la Gazzetta dello Sport.
La Russa e la Gazzetta, la polemica
Il colore tipico del giornale sportivo, quel rosa inconfondibile, non è passato inosservato agli spettatori che stavano seguendo la seduta del Senato di giovedì 28 luglio. È bastato ingrandire un po’ l’immagine per dribblare qualsiasi dubbio sul giornale presente sul bancone dal quale La Russa stava presiedendo i lavori, col senatore che era intento a leggere proprio una pagina “nerazzurra” della Gazzetta dello Sport.
Nel giro di poche ore sul web si è scatenata la polemica, col video di Senato Tv ripubblicato più e più volte dagli utenti che hanno accusato l’onorevole La Russa di essersi disinteressato dei lavori per leggere il giornale, come se la politica fosse meno importante del pallone.
Quanto avvenuto ieri, comunque, non è un caso isolato. Già a settembre, il co-fondatore di Fratelli d’Italia si era presentato in aula con una mazzetta di giornali sotto braccio e aveva iniziato a leggere la Gazzetta dello Sport mentre conduceva la discussione sul Green pass, senza mascherina.
La Russa si difende dalle accuse
Sentito dal Corriere della Sera, Ignazio La Russa ha voluto chiarire la situazione rispondendo alle polemiche: “Avevo la mazzetta di cinque giornali sul tavolo. Leggo prima di entrare in Aula e nelle pause dei lavori. È vietato tenere sul banco i quotidiani?”.
Il senatore ha poi sottolineato: “Se qualcuno dice che non presiedo bene, lo dica. Ma non mi pare lo dicano”. Poi, come di consueto, scappa la battuta: “Gli editori dovrebbero farmi una statua visto che sono uno dei pochi che ancora oggi acquista almeno 5 giornali. Buona giornata, continuo la rassegna stampa che ogni due secondi vengo interrotto da una telefonata”.