La Russa contro Fassino per la storia del profumo: la frecciata del presidente del Senato al deputato Pd
Il presidente del Senato, La Russa, ha fatto una battuta pungente nei confronti del deputato del Pd Fassino, ironizzando sul caso del furto del profumo
Il caso del profumo sottratto al Duty Free da Piero Fassino sembra destinato a rimanere al centro dell’attenzione pubblica ancora a lungo. Di recente, è stato Ignazio La Russa a riaccendere i riflettori sulla vicenda: durante un intervento in via della Scrofa a Roma, il presidente del Senato ha colto l’occasione per lanciare una frecciata al deputato del Partito Democratico, ironizzando sull’episodio di taccheggio che lo ha coinvolto il 15 aprile scorso.
- Stoccata di La Russa a Fassino
- Fassino e il caso del furto del profumo
- Il giallo della trattativa di Fassino
Stoccata di La Russa a Fassino
Si è tenuta mercoledì 3 luglio a Roma, nella sala della Fondazione Alleanza Nazionale in via della Scrofa, la presentazione della pubblicazione dell’Associazione Altero Matteoli dal titolo ‘Dalla Fondazione all’Associazione: una scelta di continuità’.
Presente anche Ignazio La Russa che durante il suo intervento si è lasciato andare a una serie di battute pungenti nei confronti della Nazionale di calcio, dei senatori della sinistra che hanno contribuito alla sua elezione e di Piero Fassino.
In particolare, La Russa ha ironizzato sul caso del profumo sottratto al Duty Free di Fiumicino che ha coinvolto il deputato Pd. Facendo riferimento agli ospiti presenti ai convegni organizzati dalla Fondazione AN, tra cui lo stesso Fassino, ha affermato: “Non c’erano profumi, è andato tutto bene”, suscitando risate tra i presenti.
Fassino e il caso del furto del profumo
La battuta di La Russa fa riferimento al caso che vede protagonista Piero Fassino, accusato di tentato furto di un profumo Chanel al Duty Free dell’aeroporto di Fiumicino.
I fatti risalgono al 15 aprile scorso, quando le telecamere di sorveglianza del negozio al Terminal 1 hanno ripreso il deputato mentre si aggirava tra gli scaffali.
I dipendenti del punto vendita, che hanno segnalato l’episodio alle autorità, hanno riferito che Fassino era già stato protagonista di un evento simile a Natale. In quella circostanza, era stato messo in guardia. “Sto andando a pagare, le casse sono là”, avrebbe risposto l’ex ministro della Giustizia all’ammonizione.
Il giallo della trattativa di Fassino
Al momento, la vicenda è in sospeso tra alcuni rumors riguardanti una proposta di risarcimento da parte dei legali di Fassino alla società che gestisce il duty free dell’aeroporto.
Ma subito dopo la diffusione di questa indiscrezione, rilasciata da LaPresse, la società in questione, Aelia Lagardère, ha smentito l’esistenza di un accordo tra le parti per ritirare la denuncia.
L’azienda ha fatto sapere che “allo stato non esiste alcuna trattativa” con Piero Fassino per il ritiro della denuncia nei confronti del deputato del Pd, concludendo che “non intende rilasciare alcuna dichiarazione aggiuntiva in merito alla vicenda”.