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La protesta dei lavoratori Wartsila a Trieste la vigilia di Natale: dipendenti e politici in piazza

Sono almeno 300 le persone che hanno protestato in piazza a Trieste, per lanciare un segnale sulla crisi della Wartsila e ottenere risposte

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Vigilia di Natale di protesta in piazza Unità d’Italia a Trieste, con la manifestazione che vede protagonisti i lavoratori della Wartsila. I dipendenti della multinazionale, insieme a rappresentanti istituzionali e liberi cittadini, hanno deciso volutamente di lanciare un segnale nel giorno di festa, con alberi e addobbi natalizi sullo sfondo, per tenere alta l’attenzione in merito alla lunga vertenza che mette a rischio centinaia di lavoratori e tiene in apprensione tutta la città.

La protesta dei lavoratori della Wartsila

La mattina di domenica 24 dicembre circa 300 persone hanno partecipato all’evento, compresi i dipendenti, cittadini locali e rappresentanti istituzionali. La manifestazione nasce dall’esigenza di mandare un messaggio contro l’atteggiamento del gruppo Wartsila in merito alla lunga vertenza che sta influenzando la città intera.

Antonio Rodà, portavoce di Uilm, ha sottolineato la scelta di organizzare la protesta proprio in questo periodo festivo.”Abbiamo scelto di essere qui oggi proprio per ricordare a tutta la città di Trieste che la vertenza in corso è fondamentale per il territorio” ha ricordato Rodà.


La crisi della Wartsila è legata al tentativo della multinazionale di centralizzare la produzione in Finlandia

“Non si tratta solo dei lavoratori diretti di Wartsila, dell’indotto e delle loro famiglie, ma dell’intera città, che si vedrebbe arretrare dal punto di vista economico e sociale.”

Famiglie preoccupate per il futuro

Alessandro Gavagnin, rappresentante di FimCisl, ha evidenziato le preoccupazioni delle famiglie legate all’incertezza del futuro.”Le famiglie sono appese ad un filo. La vertenza Wartsila interessa tutta la città. Va via un pezzo di storia, che manteneva un centinaio di famiglie. Con questo presidio vogliamo dimostrare vicinanza ai lavoratori. Non sarà un Natale sereno per tanti, perchè vivono un periodo di incertezza”.

Anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha espresso il suo sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie, affermando che l’intera città è solidale con loro, indipendentemente dalle affiliazioni politiche. Due giorni prima, il consiglio comunale aveva approvato una mozione in favore dei lavoratori.

Il caso della Wartsila

La questione della Wartsila è legata alla decisione della multinazionale finlandese di interrompere la produzione dei grandi motori nello storico sito di Bagnoli della Rosandra, causando 451 esuberi su un totale di 973 dipendenti a Trieste.

Questa scelta era parte di un processo di centralizzazione che mira a concentrare la produzione a Vaasa, in Finlandia, che avrebbe comportato la cessazione completa della fase produttiva dei motori diesel di grandi dimensioni in Italia.

Nel settembre 2022, il Tribunale del lavoro aveva condannato la multinazionale per condotta antisindacale, rendendo nulli i licenziamenti e facendo guadagnare tempo. Una battaglia lunghissima che porta fino all’interessamento di Mitsubishi e Ansaldo Energia per rilevare il sito triestino, ma con un destino ancora tutto da scrivere.

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