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La nuova vita del Baffo Roberto Da Crema dopo il carcere: quanto fattura oggi con i suoi grandi magazzini

La nuova vita del Baffo Roberto Da Crema dopo il carcere nel 2003: quanto fattura oggi con i suoi cinque grandi magazzini sparsi in tutta la Lombardia

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Alessandro Balbo

GIORNALISTA

Giornalista professionista e redattore televisivo, si occupa soprattutto di Esteri, geopolitica, immigrazione e Scienza. Laureato in comunicazione politica, da sempre interessato alla storia e ai fatti del mondo, ha realizzato reportage e approfondimenti per diverse testate nazionali e programmi divulgativi.

Il “Baffo” delle televendite, Roberto Da Crema, torna raccontarsi a quarant’anni dalla prima pubblicità in tv e dopo il carcere. La sua nuova vita ruota attorno a cinque grandi magazzini in Lombardia che contano 68 dipendenti. “Nelle ore di punta mi avvicinano anche cinque, sei persone alla volta”, dice. “Dopo il processo avevo deciso che non avrei fatto più televendite, non ce la facevo. Ora fatturiamo 20 milioni l’anno“.

La nuova vita del Baffo delle televendite Roberto Da Crema

Il Baffo delle televendite Roberto Da Crema è “tornato al suo elemento”, come afferma Anna Gandolfi, l’autrice dell’intervista pubblicata oggi venerdì 31 maggio sul Corriere della Sera al noto volto delle pubblicità televisive, che ha raccontato la sua nuova vita.

L’incontro a Verano Brianza, in uno dei cinque grandi magazzini Pubblistore Baffoitalia aperti anche a Lodi, Voghera, Legnano e a Brescia: “Dopo il processo avevo deciso che non avrei fatto più televendite, non ce la facevo”.


Il “Baffo” Roberto Da Crema con Maurizio Costanzo nel 1999

“All’inizio fatturavamo 70-80mila euro”, spiega Da Crema, sottolineando come oggi invece arrivino a fare “in un anno 20 milioni“, con 68 dipendenti e “quasi 7mila” metri quadrati complessivi.

“Sogno un reality nel negozio, starei qui anche a dormire”, racconta il Baffo, oggi addetto al marketing della società guidata dalla figlia Valentina, 47 anni e ad, mentre il figlio Moris, 49, è a capo della logistica.

L’arresto nel 2003 e il carcere per bancarotta

Nel 2003 Roberto Da Crema è stato arrestato e condannato per bancarotta fraudolenta con attenuanti, scontando un anno e otto mesi con la condizionale e pagando una multa da 650mila euro.

“Ho sbagliato, e anche molto”, dice nell’intervista, sostenendo come quello sia stato il momento più brutto della sua carriera e “anche della vita”.

“Quegli anni sono stati durissimi”, ricorda Da Crema. “Fuori non potevo far vedere che ero distrutto, in realtà dentro morivo, oggi lo posso raccontare”.

La vita del Baffo Da Crema in un docufilm

Roberto Da Crema è nato nel 1953 a Pioltello, comune della Città metropolitana di Milano dove ancora oggi, a 71 anni, vive.

Uno dei pionieri della televendita in Italia negli anni Ottanta e Novanta con il suo stile di conduzione dalla famosa respirazione asmatica, Da Crema nel 2024 ha marcato i 40 anni di carriera.

L’inizio a 19 anni con Electrolux e la vendita di aspirapolveri porta a porta, poi lo spazio televisivo su Telecolor e la signora delle pulizie Sciura Maria, “una persona in carne e ossa in studio con noi”.

Da lì il successo e le conoscenze con personaggi famosi come Loredana Bertè, Antonio Ricci e Silvio Berlusconi. Poi l’arresto e la nuova vita come personaggio televisivo in vari programmi e reality, come “La fattoria”, da cui venne espulso per una bestemmia.

Nel 2013 l’acquisto di materiale dal cambio merci e la vendita in un magazzino che dà vita ai Pubblistore oggi aperti in tutta la Lombardia. Oggi parla di un nuovo progetto: “Ci sarà un docufilm, il trailer è già pronto”.

Fonte foto: IPA

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