NOTIZIE
STORIE

La madre ritrova la figlia dopo oltre 40 anni: l'aveva partorita a 15 anni e aveva deciso di darla in adozione

Dopo 40 anni madre biologica e figlia di nuovo insieme: Anna e Valentina hanno raccontato la loro storia e il loro ricongiungimento

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Madre e figlia sono di nuovo insieme dopo più di 40 anni: questa è la storia di Anna e Valentina, la prima rimasta incinta giovanissima e la seconda data in adozione poco dopo la nascita. Gli eventi sono stati messi in moto da Valentina, che quando ha appreso di essere stata adottata ha deciso di scoprire le sue origini.

Dopo 40 anni madre e figlia di nuovo insieme

La commovente storia viene raccontata dal settimanale cattolico Toscana Oggi.

Anna rimase incinta a 15 anni. La madre, grazie a un’amica infermiera che lavorava a Firenze, riuscì a farla arrivare dalla Calabria alla Casa Speranza di Settignano, una frazione del capoluogo fiorentino.

La casa famiglia per ragazze madri è tuttora esistente. Anna tornò poi a Firenze una volta compiuti 18 anni per iscriversi al Conservatorio e diplomarsi. Anche in questo caso la ragazza ricevette l’aiuto materno.

Valentina nel frattempo cresceva in una amorevole famiglia adottiva. Già in un primo momento Valentina aveva provato a risalire alle sue origini, ma senza successo.

La legge è cambiata

Sull’estratto dell’atto di nascita era scritto che la bambina era nata “da donna che non consente di essere nominata, e a sua volta diventata mamma a 34 anni”.

Dopo alcuni anni, appreso che la legge era nel frattempo cambiata, Valentina ha ricominciato a fare le sue ricerche.

Il primo incontro

L’incontro, emozionante, fra le due donne è finalmente avvenuto il 24 marzo 2023.

“C’è stata subito un’intesa bellissima“, ha raccontato Anna a Toscana oggi. La donna ha spiegato che negli anni aveva pensato molte volte alla sua bambina, ma sapeva che la legge italiana non le avrebbe consentito di rintracciarla.

“Un genitore biologico che ritrova un figlio dopo 30, 40 anni non può togliere nulla alla famiglia adottiva. È una felicità indescrivibile“, ha aggiunto la donna.

“Per quanto una persona possa avere una storia di adozione felice a un certo punto della vita conoscere le proprie origini diventa un bisogno da affrontare”, ha detto Valentina.

“Questo presente ci permette di fare pace con un passato che inevitabilmente ha creato dolore a entrambe”, ha aggiunto.

Fonte foto: Toscana Oggi - Domenico Mugnaini

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963