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CRONACA ESTERA

L'italiana Pamela Codardini trovata morta in Messico col compagno nel suo negozio: sospetti sui narcos

Agguato in Messico, la 35enne italiana Pamela Codardini uccisa assieme al compagno: indagini in corso, si segue la pista dello scontro tra narcos

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Una donna italiana di 35 anni, Pamela Codardini, è stata trovata morta in Messico dove viveva da anni. È stata uccisa a colpi di arma da fuoco assieme al compagno, Juan Yair, in un negozio che i due gestivano. In corso le indagini, secondo quanto emerso il duplice omicidio sarebbe da inquadrare nell’ambito di scontri tra gruppi di narcos, di cui Yair avrebbe fatto parte.

L’italiana Pamela Codardini trovata morta in Messico

Come riferisce Il Gazzettino che per primo ha riportato la notizia, il duplice omicidio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 27 gennaio a Ocotlán de Morelos, cittadina dello stato di Oaxaca, nel sud del Messico.

Originaria di Venezia, Pamela Codardini viveva da anni in Messico, era madre di due bambini piccoli. È stata trovata morta assieme al compagno Juan Yair, 29 anni, all’interno del negozio di tabacchi che gestivano.

I due sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco in quello che appare essere un vero e proprio agguato. La famiglia della donna è stata informata di quanto avvenuto dall’ambasciata italiana a Città del Messico.

Le indagini sul duplice omicidio e la pista dei narcos

Secondo quanto ricostruito dalla polizia messicana che sta indagando sul duplice omicidio, il negozio della coppia sarebbe stato preso d’assalto da un commando di uomini armati. L’uomo è stato freddato per primo, poi i killer hanno raggiunto e ucciso la donna che aveva cercato rifugio nel retrobottega.

La pista privilegiata dagli inquirenti è quella che porta alla criminalità organizzata del posto: l’agguato potrebbe essere collegato a un regolamento di conti tra gruppi di narcos rivali.

Secondo quanto riportano i quotidiani messicani, Yair era ritenuto il braccio destro del capo di un cartello di narcotrafficanti della zona. L’obiettivo dell’agguato sarebbe stato lui, la compagna italiana sarebbe stata uccisa soltanto perché era lì e aveva assistito all’esecuzione.

Il precedente: ucciso il primo marito

La trentacinquenne italiana era già stata protagonista indiretta di un altro episodio di sangue avvenuto sempre in Messico nel 2013, quando venne ucciso il marito Alex Bertoli, chef di origini friulane. La coppia tre anni prima aveva aperto un ristorante italiano a Mazunte.

Venerdì 3 maggio l’uomo venne attirato fuori di casa, preso a bastonate e poi bruciato vivo. I contorni della vicenda, su cui aveva indagato anche la procura di Trieste, non sono mai stati chiariti, si era parlato di possibili debiti con degli strozzini o di un giro di spaccio di droga.

Fonte foto: ANSA/FB

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