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POLITICA ESTERA

L'ex presidente Nicolas Sarkozy condannato a un anno di carcere per finanziamento elettorale illecito

Nicolas Sarkozy è stato condannato a un anno di carcere per il caso "Bygmalion”: i dettagli della vicenda giudiziaria

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Nicolas Sarkozy, ex presidente francese, è stato condannato in appello a un anno di carcere per la vicenda “Bygmalion“, l’inchiesta che ha acceso un faro sulle spese illecite della campagna presidenziale del 2012.

Nicolas Sarkozy condannato a un anno di carcere, ma non finirà in prigione

Sarkozy è finito a processo per le spese eccessive e le false fatture della sua campagna per l’Eliseo del 2012. Campagna che poi perse, venendo sostituito alla guida della Francia da François Hollande.

L’ex presidente era presente in aula durante la lettura della sentenza di 244 pagine della Corte d’Appello di Parigi, che lo ha condannato a un anno, di cui sei mesi con la condizionale.

I sei mesi rimanenti verranno scontati con pene alternative al carcere, decise da un giudice entro 30 giorni. Il tribunale ha sentenziato che l’ex capo di Stato fosse al corrente dei rischi relativi alle spese eccessive sostenute nella sua campagna elettorale del 2012, ma che non abbia fatto niente per contrastarli.

Il caso “Bygmalion”

La vicenda è stata denominata “il caso Bygmalion”, in riferimento al sistema di doppia fatturazione organizzato dall’allora partito presidenziale, l’UMP, per celare il superamento delle spese consentite dalla legge.

Dalle indagini è emerso che la spesa per la campagna presidenziale di Sarkozy nel 2012 ha toccato quasi quota 43 milioni di euro, quando la commissione per i conti elettorali aveva posto il limite massimo a 22,5 milioni.

L’Ump chiese quindi alla società di comunicazione Bygmalion di emettere fatture false, in modo tale che i servizi figurassero forniti al partito e non al candidato.

Nel corso del processo, come spiega Il Corriere della Sera, Nicolas Sarkozy ha negato “ogni responsabilità penale”, parlando di “favole e bugie” sul suo conto.

La condanna per le intercettazioni telefoniche

Oltre alla vicenda “Bygmalion”, Sarkozy sta affrontando altri guai giudiziari: lo scorso maggio è stato condannato in appello a tre anni per intercettazioni telefoniche, sentenza contro la quale ha presentato ricorso in Cassazione.

Fonte foto: ANSA

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