L'ex Miss Italia Nadia Bengala sulla figlia Diana Schivardi condannata tentato furto: "Colpa della droga"
L'ex Miss Italia Nadia Bengala si lancia in un appello per salvare sua figlia Diana Schivardi dalla droga. La donna invoca il ricovero coatto
L’ex Miss Italia, Nadia Bengala, ha parlato della figlia, Diana Schivardi, condannata il 27 giugno a 10 mesi per furto. Affranta per la situazione della ragazza, la madre ha chiesto aiuto e additato l’uso della droga come motivo delle azioni della 28enne.
- “Mia figlia Diana è cambiata, colpa della droga”: l’allarme della madre
- Il caso Diana Schivardi: condannata per furto
L’appello dell’ex Miss Italia Nadia Bengala
“Se volete salvare mia figlia, l’unica strada è la comunità. Serve il ricovero coatto”. Con questo appello, Nadia Bengala, oggi 62enne e vincitrice del titolo nel 1988, commenta la condanna della figlia Diana Schivardi a 10 mesi di reclusione.
La ragazza aveva tentato di rubare all’interno di alcune auto e in seguito percosso chi aveva tentato di fermarla.
“Mia figlia Diana è cambiata, colpa della droga”: l’allarme della madre
Nadia Bengala ha raccontato il dramma suo e della figlia al Corriere della Sera. In una lunga intervista, ha chiesto aiuto per la 28enne Diana, un tempo sensibile e intelligente, e ora trasformata dalla droga.
“Sta scivolando verso il baratro, è distaccata, incosciente, vive in una realtà tutta sua. La droga le obnubila il cervello, vede cose che non esistono”, dice la madre che a lei dedica tutto il suo tempo. Nadia auspica un ricovero coatto e si rivolge ai giudici ché lo dispongano.
“Di sua spontanea volontà, non andrà mai. E allora sarà la fine. Da sola io non ce la posso fare a salvarla”, dice ritenendo inutile la condanna, nella quale sua figlia è vista solo in parte capace di intendere. “Soltanto se verrà obbligata a stare in una comunità, dove specialisti la possano seguire giorno per giorno allora capirà quanto è grave la sua condizione”, chiosa.
Il caso Diana Schivardi: condannata per furto
Diana Schivardi è stata condannata per aver cercato di rubare all’interno di alcune auto la mattina del 19 marzo scorso in via Andrea Barbato, Roma. Il suo tentativo è fallito per l’intervento di un passante, in seguito insultato e aggredito con un calcio tra le gambe.
Accusata di danneggiamento, furto, tentata rapina e lesioni, la sentenza di 10 mesi è arrivata al termine del rito abbreviato ed è stata molto più lieve dei due anni e 10 mesi chiesti dal pm. Alla Schivardi è stato riconosciuto un vizio parziale di mente.
Non si tratta della prima disavventura con la legge. La figlia di Nadia Bengala era stata scovata nel 2023 a rubare abiti in un negozio: anche allora fu fermata da un uomo di origine africana, apostrofato, allora come nell’ultimo caso, con epiteti razzisti.