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L'emicrania affligge un miliardo di persone in tutto il mondo: perché colpisce soprattutto le donne

L’emicrania è la seconda patologia più invalidante nella popolazione mondiale, ma secondo la Fondazione Onda è ancora sottostimata

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Eleonora Lorusso

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2001, ha esperienze in radio, tv, giornali e periodici nazionali. Conduce l’annuale Festival internazionale della Geopolitica europea. Su Virgilio Notizie si occupa di approfondimenti e interviste, in particolare su Salute, Esteri e Politica.

Gli italiani che soffrono di emicrania sono tra i 7 e gli 8 milioni, pari a circa il 12% della popolazione complessiva. Nel mondo, questo dato si stima che arrivi anche al 14%, tanto che la patologia è la seconda più disabilitante e la terza più diffusa. L’incidenza maggiore è tra le donne e anche per questo la Fondazione Onda (l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) ha organizzato un Open Day martedì 31 gennaio.

Secondo gli esperti occorre fare maggiore informazione e sensibilizzazione su un problema che può interessare una gamma molto ampia di persone, tra i 15 e i 50 anni.

A tracciare l’identikit di chi è maggiormente colpito da questa forma di cefalea è Nicoletta Orthmann, Coordinatore medico-scientifico di Fondazione Onda. 

Chi soffre maggiormente di emicrania?

“L’emicrania colpisce circa il 14% della popolazione mondiale, rappresentando la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante. Se si considera la fascia di età produttiva dai 15 ai 50 anni, risulta la prima più disabilitante a livello globale”, premette Orthmann.

“Rientra tra le patologie cosiddette ‘di genere’ – aggiunge – perché ha una prevalenza maggiore proprio nella fascia di età produttiva tra le donne e risulta tra le più frequenti patologie croniche femminili. In Italia, 4 dei 6 milioni di persone affette da emicrania sono donne”.

L’emicrania che colpisce le donne è diversa da quella che colpisce gli uomini?

Nelle donne prevalgono, rispetto agli uomini, forme cliniche più severe: attacchi più frequenti, maggior intensità e durata dei sintomi. Il motivo è legato soprattutto agli ormoni sessuali femminili, in particolare gli estrogeni, che giocano un ruolo cruciale. L’emicrania presenta, infatti, una caratteristica periodicità di ricorrenza delle crisi durante l’età fertile che correla con le fluttuazioni ormonali del ciclo mestruale. Migliora, in genere, nel corso del secondo e terzo trimestre di gravidanza per poi ricomparire dopo il puerperio e l’allattamento. In menopausa in un terzo delle donne scompare, in un terzo persiste e in un terzo addirittura peggiora. Esiste una predisposizione genetica all’emicrania che ne spiega la familiarità.  L’età di esordio si colloca, in genere, tra i 10 e i 30 anni e nella metà dei casi si manifesta prima dei 20 anni”, spiega l’esperta.

È una patologia sottovalutata e sottostimata?

“Sì, l’emicrania è tra le tematiche su cui Fondazione Onda ha maggiormente lavorato negli ultimi anni, realizzando numerose attività di informazione della popolazione e di sensibilizzazione delle Istituzioni per contribuire a costruire una cultura su questa patologia che rimane ancora misconosciuta, sotto-diagnosticata e non adeguatamente trattata. Il 31 gennaio, in occasione della prima edizione dell’Open Day Emicrania 2023, si rinnova l’impegno di Onda in tale ambito, prefiggendosi da un lato di favorire il riconoscimento precoce dei sintomi per un accesso tempestivo ai percorsi specifici di diagnosi e cura e, dall’altro, di abbattere lo stigma che ancora avvolge questa patologia”.

Cos’è l’Open Day Emicrania?

“Presso gli ospedali Bollini Rosa che partecipano all’iniziativa, sono offerti gratuitamente servizi informativi e clinico-diagnostici per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle cefalee, consultabili sul sito bollinirosa.it – spiega Orthmann -. Nel corso dell’anno, Fondazione Onda promuove diverse iniziative ‘a porte aperte’ come Open day, Open week, Open weekend, coinvolgendo la rete degli ospedali premiati con i Bollini Rosa con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione su specifiche patologie o problematiche di salute, avvicinando i pazienti alla diagnosi precoce e alle cure. Tra gli appuntamenti, ormai consolidati e ricorrenti, la Open week di aprile organizzata in occasione della Giornata nazionale della salute della donna (22 aprile), che nel 2023 giungerà alla sua ottava edizione”.

Che servizi saranno offerti in occasione della Giornata dedicata all’emicrania da Fondazione Onda? 

“Saranno messi gratuitamente a disposizione della popolazione servizi clinico-diagnostici, come visite neurologiche, consulenze, somministrazione di test e servizi informativi come conferenze, distribuzione di materiali divulgativi, allestimento di info point”, spiega la coordinatrice dell’Osservatorio Onda.

Qual è la situazione dei servizi territoriali in Italia?

“L’emicrania necessita una valutazione specialistica per un corretto inquadramento diagnostico, un’appropriata presa in carico e un programma terapeutico personalizzato. Il primo interlocutore è il medico di Medicina generale, che potrà intercettare la necessità di una valutazione specialistica (secondo livello, ndr) e di un eventuale invio alle strutture altamente specializzate che sono i Centri cefalee (terzo livello, ndr) e che sono dislocati in tutta Italia. Ricoprono un ruolo cruciale per la corretta presa in carico di tutte le cefalee. Nel 2022, Fondazione Onda ha realizzato un progetto per  identificare, a livello nazionale, le realtà che offrono percorsi dedicati alle donne secondo un approccio life-course“, conclude la coordinatrice dell’Osservatorio.

Le principali società scientifiche e associazioni di pazienti di riferimento hanno una sezione del proprio sito dedicata alla anagrafica di suddetti Centri. I principali sono:

L’elenco di Centri premiati è consultabile qui.

Fonte foto: 123RF

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