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L'Ema va verso il vaccino contro il Covid-19 una sola volta all'anno: quando si potrà fare

L'Agenzia Europea del Farmaco sta valutando di introdurre il vaccino anti-Covid una volta l'anno e in una specifica stagione: le possibili novità

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

L’Ema, Agenzia Europea del Farmaco, sta valutando di cambiare le modalità e le tempistiche della campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Lo ha annunciato il responsabile della stragegia per le minacce sanitarie e i vaccini, analizzando la situazione Europea della pandemia.

Le novità dell’Ema sul vaccino anti-Covid

Lo scenario è stato prospettato da Marco Cavaleri dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) durante il briefing con la stampa. Stando a quanto riportato da Adnkronos, il responsabile ha confermato la volontà dell’Ema ad adottare un “modello influenza” anche per la vaccinazione anti-Covid.

In sostanza, si tratterebbe di far svolgere la campagna di vaccinazione “principalmente una volta all’anno“. Una sola dose, quindi, proprio come capita già per il vaccino anti-influenzale. E nello stesso periodo, a quanto riferito, ovvero l’inizio dell’inverno.

Una dose di vaccino contro il Covid-19: le prime sono state introdotte a dicembre 2020

L’Ema, ha aggiunto, sta “discutendo con i partner internazionali i criteri e il processo per un aggiornamento dei vaccini”. Sono in corso contatti anche con gli sviluppatori di vaccini Covid-19 mucosali, come spray nasali o da somministrare via bocca, attualmente già distribuiti in Cina e India.

La situazione del Covid-19 in Europa

Nello stesso briefing, Cavaleri ha dichiarato inoltre che la situazione epidemiologica in Europa è in costante miglioramento: “Nel complesso i dati Covid mostrano un netto calo del numero di nuove infezioni, ricoveri e decessi”.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il Vecchio Continente è arrivato ai livelli più bassi osservati sul territorio nel corso degli ultimi 12 mesi. Tuttavia, “il Covid-19 rappresenta ancora un onere significativo per i sistemi sanitari”.

A preoccupare la sanità pubblica, ha dichiarato, è soprattutto la scarsa diffusione delle dosi di richiamo vaccinale tra i gruppi più vulnerabili e per questo “incoraggiamo gli anziani, le donne in gravidanza e i pazienti immunocompromessi che non sono stati rivaccinati con un vaccino anti-Covid adattato a farlo”.

Covid-19, ora si sta diffondendo la sottovariante Kraken

Infine, riferisce l’agenzia di stampa, il responsabile dell’Ema ha reso noto che secondo i dati di sorveglianza la sottovariante che si sta diffondendo molto rapidamente in Europa è la XBB.1.5, ribattezzata Kraken.

Per il momento è presente a bassi livelli, ma si prevede che diventerà dominante nel giro delle prossime settimane. Le buone notizie per il sistema sanitario è che tale variante non ha aumentato il carico della malattia in Nord America o altrove.

Le buone notizie sulle tendenze epidemiologiche positive nell’Unione europea, tuttavia, arrivano con un monito a “monitorare la situazione molto da vicino” e non abbassare la guardia nei confronti del Coronavirus.

Fonte foto: IPA

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